Ritorna il terremoto, la violazione di domicilio dei crolli, la lotta contro il tempo, morti, macerie. Ritorna il dopo-terremoto, la lotta contro i ladri della ricostruzione. Abbiamo imparato a non ripetere gli errori de L’Aquila? O c’è già chi ride pregustando appalti d’oro? C’è la possibilità di fare presto e bene le riparazioni per non condannare le piccole comunità colpite all’abbandono? O siamo sempre al solito dilemma: se vuoi l’onestà la paghi in lentezza; se vuoi l’inaugurazione, metti in conto la corruzione?