Di Paolo Siani
Ricordare Giancarlo Siani con un sorriso, con l’espressione dei suoi 26 anni: quella dell’entusiasmo e dell’impegno di chi aveva scelto di fare per davvero questo mestiere. Giancarlo cronista e testimone – scomodo per molti – di ciò che avveniva nella sua terra.
A quasi trentuno anni da quell’omicidio, il fratello Paolo, presidente della Fondazione Pol.i.s. (Politiche Integrate di Sicurezza per le Vittime innocenti della criminalità e i Beni Confiscati), rilancia l’idea di realizzare un murales col volto di Giancarlo e lo fa con la lettera che pubblichiamo qui di seguito.
Cari amici buongiorno,
vi scrivo perché stiamo provando a realizzare un murale per Giancarlo dove fu barbaramente ucciso il 23/9/85.
L’idea è dei ragazzi che quella sera erano lì in quel palazzo e hanno sentito i colpi della camorra e poi lo hanno visto accasciato privo di vita nella sua Mehari.
Il murale con il volto sorridente di Giancarlo servirà a chi in quegli anni non c’era e non lo ha mai conosciuto e passerà avanti a quel muretto a far capire quanto la camorra sia bastarda.
Alla politica servirà come sprone per fare di più per evitare tante morti innocenti.
Abbiamo scelto di realizzare l’opera con una sottoscrizione popolare sarebbe stato il modo che forse lui avrebbe scelto. A noi è sembrato quello giusto.
Per cui se vi va aiutateci a far tornare per sempre Giancarlo lì dove ha vissuto i suoi 26 anni. Per Giancarlo e per tutte le vittime innocenti della criminalità.
La campagna è online a questo link: https://www.derev.com/un-murale-per-giancarlo-siani
Grazie,
Paolo
fondazione.polis@regione.campania.it