Tra le 560mila e 580mila firme valide per il Comitato del sì, circa 300mila per il Comitato del no. È questo, a quanto si apprende da fonti dei comitati, il risultato raggiunto dai due fronti referendari che domani consegneranno in Cassazione le sottoscrizioni tra i cittadini per chiedere il Referendum sulla riforma costituzionale. La soglia prevista per la richiesta è di 500mila firme: il comitato del Sì pare abbia raggiunto l’obiettivo mentre per il Comitato del no la consegna sarà solo simbolica.
La raccolta delle firme tra i cittadini non era in realtà necessaria, visto che entrambi i Comitati hanno già presentato la richiesta del quesito referendario con le firme richieste dei parlamentari. Ma entrambi i comitati avevano deciso di coinvolgere i cittadini. La consegna delle firme avverrà con un giorno d’anticipo rispetto alla data del 15 luglio, dalla quale la Cassazione avrà 30 giorni di tempo per decidere sull’ammissibilità del Referendum. Il Comitato per il No denuncia, però, un vuoto informativo: “La raccolta delle firme – denuncia Vincenzo Vita – è avvenuta nel più grave e nel più greve silenzio”.
Il Comitato per il No lancia la sua campagna di sottoscrizione
Cercasi 139 paladini della Costituzione. Sì, proprio 139, come gli articoli della nostra Costituzione, quella che Renzi e Boschi vogliono manomettere, che è diverso da cambiare. Centotrentanove persone disposte a donare mille euro e contribuire così, in prima persona, ad una causa che va oltre il presente; che serve a trasmettere alle nuove generazioni la Costituzione nata dalla Resistenza, per lasciare ai nostri figli un paese libero, democratico, al riparo da tentazioni autoritarie. Proprio come vollero i Padri Costituenti, che misero nero su bianco una delle Costituzioni più belle del mondo.
Il Comitato per il No nel referendum costituzionale è un’organizzazione che non dispone di risorse economiche minimamente comparabili con quelle che il governo sta mettendo in campo per vincere il referendum. Benché ci siano moltissime ragioni di merito per bocciare questa legge – voluta dal governo e imposta ad un parlamento “sfiduciato” dalla Corte Costituzionale perché eletto con una legge elettorale truffaldina – non è possibile combattere solo con le armi della ragione. Di qui l’appello ai “139”, persone di sana e robusta Costituzione disposte a dare il loro contributo concreto e a fornire al Comitato del No il carburante con cui mettere in moto la macchina per arrivare vincenti al referendum.
Ma questa raccolta straordinaria di fondi – che saranno impiegati esclusivamente per produrre in tempi brevi gli strumenti di informazione e di propaganda necessari per la campagna referendaria – si rivolge a tutti coloro che, condividendo gli scopi del Comitato per il No, vogliono dare un contributo secondo le proprie disponibilità. L’obiettivo è anche quello di arrivare a mille sottoscrizioni da cento euro.
Ad ognuno dei sottoscrittori verrà regalata una copia della Costituzione numerata, con una premessa e una lettera ai discendenti per spiegare le ragioni ideali di questo sforzo straordinario a testimonianza di un impegno a difesa dei valori incarnati nella Costituzione.
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