Non ci interessa sapere se sia stato un golpe, un quasi golpe o un finto golpe.
Quello che appare sempre piu evidente é che il regime di Erdogan ha deciso di usare la “fortunata evenienza” per portare a compimento quel processo di riduzione dei diritti politici e di libertá giá in atto.
Gli arresti dei giudici, le foto dei prigionieri denudati, la chiusura dei siti, la ripresa delle minacce verso gli ultimi media indipendenti, il ventilato ripristino della pena di morte sono altrettanti passi verso la dittatura.
L’Europa che ha salutato la “democratica elezione” di Erdogan non può ora fingere di non vedere e di non sapere.
Per questo domani, mercoledi 20 luglio, dalle ore 14,30 saremo a Roma in via Palestro, davanti alla sede dell’ambasciata turca, per un breve sit in, per continuare a gridare il nostro #nobavaglioturco, per chiedere la scarcerazione dei giudici e dei cronisti arrestati, per sollecitare le istituzioni comunitarie a fare la loro parte, ora e subito.
Vi chiediamo di esserci, di portare con voi una foto o un cartello con i nomi dei cronisti arrestati, dei siti chiusi, delle emittenti “oscurate”
A tutti i media chiediamo di non spegnere i riflettori e di continuare a dare voce e sostegno a chi, in Turchia, continua ogni giorno a battersi per la tutela dei diritti umani e per il ripristino dell’ordinamento democratico, contro i golpisti di ogni natura, fede e colore.
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