Monaco e quel tonfo delle pallottole che non ci deve constringere a rinunciare alla bellezza del mondo

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L’elemento comune a qualsiasi attacco terroristico è la morte, la matrice non ne muta la dolorosa essenza.
L’elemento comune a qualsiasi attacco terroristico è la solidarietà
#PortesOuvertes #offenetuer #opendoor #Porteaperte l’hashtag a cui affidare il nostro profondo bisogno di speranza lega, come una catena delicata, Parigi, Bruxelles, Nizza, Monaco, disegna l’unica via possibile per ritrovarci, per restare liberi.

Anche il terrore disseminato in queste ore a Monaco di Baviera, un respiro d’odio che ci obbliga a guardare nel buio, ci ossessiona, ci scortica via ogni illusioni di futuro, come solo l’inaudito che diventa ordinario può fare, ha nel tempo dell’oscurità nutrito un sentimento puro, inesauribile, sorprendente: la fratellanza.

La mia porta è aperta, questo è l’istante in cui si deve condividere la paura, l’istante cui l’uomo resta una creatura bella, una creatura convertita al bene, perché nel tempo dell’innocenza assassinata, dell’implacabile tristezza, l’unica via di salvezza resta l’umanità che tende la mano.
La mia porta è aperta, ho bisogno di restare fedele alla vita, la distesa di muri e di filo spinato, il tonfo delle pallottole o la luce inesauribile dell’ingiustizia non mi costringerà mai a rinunciare alla bellezza del mondo, io Uomo mi ostino a sperare.


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