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LasciateCIEntrare, venerdì 22 luglio in Fnsi i risultati della mobilitazione per la Giornata mondiale del rifugiato

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Venerdì 22 luglio, alle ore 11, la sala “Tobagi” della Fnsi ospita la conferenza stampa di LasciateCIEntrare sull’esito del tentativo, organizzato dagli attivisti della campagna in concomitanza della Giornata mondiale del rifugiato, il 20 giugno scorso, di far visita a Hotspot, Cie, Cara e Cas disseminati sul territorio nazionale. Nonostante il diniego ad accedere ad alcuni Cie e in tutti gli hotspot, «proveremo – anticipano gli organizzatori – a diffondere il materiale raccolto, le testimonianze, i fatti che dovrebbero, in un Paese democratico essere posti a conoscenza di ogni cittadino».
Venerdì 22 luglio, alle ore 11, la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospita la conferenza stampa di LasciateCIEntrare sull’esito del tentativo, organizzato dagli attivisti della campagna in concomitanza della Giornata mondiale del rifugiato, il 20 giugno scorso, di far visita a Hotspot, Cie, Cara e Cas disseminati sul territorio nazionale.

«Abbiamo chiesto – spiegano gli organizzatori – di poter entrare insieme a operatori dell’informazione, legali esponenti a vario titolo della società civile, in circa 60 centri dell’accoglienza e spesso del trattenimento di uomini e donne migranti giunti in Italia per sfuggire a guerre e repressioni. Avevamo preannunciato tale richiesta alle massime autorità istituzionali, inviato richiesta di ingresso alle locali prefetture, rispettando in pieno le norme non scritte che regolano e spesso limite tale diritto. Lo abbiamo fatto nello spirito che è alla base della nostra Campagna: informare e verificare gli standard del sistema di accoglienza, la corretta applicazione delle normative in corso, il rispetto dei diritti umani nei diversi centri. Siamo riusciti ad entrare soprattutto nei Cas e nei Cara, dove abbiamo riscontrato numerose problematicità. Ci è stato invece negato l’accesso in alcuni Cie come Roma e Caltanissetta e in tutti gli Hotspot».

Preclusione all’accesso, in alcuni casi, nessuna risposta da parte di numerose prefetture, in altri: «La nostra mobilitazione, pacifica e tesa a continuare un lavoro che portiamo avanti ormai da 5 anni si è ritrovata, per l’ennesima volta di fronte ad ostacoli di cui ci sfuggono il senso e la ragione. Avvertiamo attorno a noi – proseguono gli organizzatori – segnali inquietanti di vera e propria intimidazione rivolti a chi denuncia i limiti di un sistema di accoglienza prossimo al collasso e a chi si prodiga nell’aiutare chi fugge a poter esigere i propri diritti».

All’iniziativa del 20 giugno avevano dato il loro sostegno, oltre alla Fnsi, anche l’Ordine dei Giornalisti, l’Usigrai, associazioni come Articolo 21 e Carta di Roma, numerose realtà locali e nazionali.

«Crediamo – concludono i portavoce di LasciateCIEntrare – che in un Paese dove atti di razzismo sono giunti alle estreme conseguenze, restituire una percezione reale e onesta delle condizioni concrete di chi giunge in Italia in cerca di un futuro, sia un nostro dovere civico che continueremo a perseguire. E nella conferenza stampa proveremo a diffondere il materiale raccolto, le testimonianze, i fatti che dovrebbero, in un Paese democratico essere posti a conoscenza di ogni cittadino e cittadina».


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