L’alba della legalità, qui dove tutto tace

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Possono esistere ancora oggi luoghi nel nostro paese dove si fa fatica a parlare di mafia? Sono luoghi dove si fatica ancor di più a pronunciare i nomi e i cognomi di quei quaquaraquà che prima o poi finiranno sotto la lente di ingrandimento di investigatori e giornalisti. È questo quello che avviene qui, nella meravigliosa valle del Belice. Se ne parla a bassa voce, cercando di non capire mai troppo e a volte solo per il gusto di far gossip scoprendosi conoscenze, amicizie e parentele chiacchierate o sotto i riflettori del momento. Quanta tristezza.

Come se non ci riguardasse. Ci siamo abituati anche a questo, come se fosse sempre la prima volta. Per fortuna, non è mai stata un’abitudine per alcuni. Gli stessi che se non sono stati “costretti” ad andar via, rimangono e lottano. E lo fanno a voce alta nella consapevolezza di sapere che mentre qualcuno fa finta di non sentire, altri tacitamente giocano a conviverci. Qui, come altrove, la mafia è assai cambiata e si è, in parte, anche abituata alle manifestazioni e agli eventi (mai troppo partecipati) che la riguardano, spesso assistendo in religioso silenzio.

Vi potrei raccontare tante storie di questo Belice meraviglioso e allo stesso tempo martoriato. Lo stesso dove nelle ultime settimane le sirene delle forze di polizia e il rumore degli elicotteri hanno svegliato intere cittadine e stuprato la notte di molti cittadini onesti. Da Menfi a Santa Margherita. Poi si è ripreso il sonno e si è tornati alla solita routine. Come sempre. Come se non fosse successo nulla. Come proprio Tomasi di Lampedusa, che a Santa Margherita passava lunghi periodi di vacanza, ci racconta ne “Il Gattopardo”.

Più avanti proveremo ad approfondire anche questo e vedremo nel dettaglio quello che sta accadendo in un territorio tanto grande quanto, per certi versi, indisturbato. Proprio a due passi da casa di Matteo Messina Denaro.

Tutto questo da sei anni a questa parte ce lo ricordano gli organizzatori del premio “L’alba della Legalità”. Ed è a loro che va il grazie più grande perché, purtroppo, le illegalitá non tramontano da queste parti e dobbiamo ricordarcelo ogni mattina, riscoprendo la bellezza dell’alba e la consapevolezza di una sveglia attenta che ci ricorda di avere una giornata davanti per affermare, con la forza di idee sane, la dignità che qualcuno, piano piano, vorrebbe toglierci.

L’evento, “L’alba della Legalità”, si svolgerà a Santa Margherita in piazza Matteotti il prossimo il 31 luglio a partire dalle ore 21.

Quest’anno i riconoscimenti alba della legalità saranno consegnati a:
– Dott. Andrea TARONDO, Magistrato – Sostituto Procuratore di Trapani
– Dott. Gregory BONGIORNO, Presidente di Confindustria Trapani che denunciando una richiesta di pizzo da 60000 euro fa arrestare tre presunti mafiosi del suo paese, Castellammare del Golfo;
– GUARDIA COSTIERA per la costante presenza nel Mediterraneo e per i soccorsi dati agli extracomunitari
– Prof. Girolamo LO VERSO, professore ordinario di Psicologia clinica presso l’Università di Palermo, gruppo analista, sul tema della mafia ha già pubblicato lavori che entrano nel mondo dello psichismo mafioso spiegando il fenomeno “mafia” da un punto di vista antropo-psichico
Saverio MASI, Caposcorta del PM Nino DI MATTEO
Gero TEDESCO, redattore del “Giornale di Sicilia” e direttore della rivista indipendente “Fuori Riga”.


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