BERLINO – Al grido di “Allah akbar” un uomo armato di ascia ha iniziato a colpire i passeggeri su un treno regionale vicino a Wurzburg in Germania. L’aggressore è stato poi ucciso dalla Polizia intervenuta prontamente sul posto.
Si è scoperto successivamente che il killer è un rifugiato afghano, ha appena 17 anni ed è arrivato in Germania senza accompagnamento. Il ministro dell’Interno tedesco Joachim Herrmann ha confermato che il ragazzino gridava “Allah Akbar” nel vagone in cui si e’ consumata l’aggressione. Come richiedente asilo, aveva vissuto in un hotel della piccola localita’ di Ochsenfurt, a circa 30 chilometri a Wurzburg, e attualmente si trovava presso una famiglia di accoglienza. Il giovane ha tentato la fuga ma nella zona si trovavano alcuni membri delle forze speciali che lo hanno abbattuto a colpi d’arma da fuoco dopo essere stati attaccati.
Il bilancio è di 4 persone ferite. Tre di loro appartengono alla stessa famiglia e vengono da Hong Kong. Si tratta di tre membri di una famiglia (padre di 62 anni, madre di 58 e figlia di 27) e di un loro amico di 31 anni. Facevano parte di un gruppo più ampio che si trovava nel vagone
in cui il 17enne afghano ha attaccato. Secondo testimonianze, il padre avrebbe tentato di difendere il resto del gruppo dall’assalitore. Non è noto se si tratti di turisti. Membri della rappresentanza economica di Hong Kong a Berlino si sono recati nella notte a Wuerzburg per visitare i feriti in ospedale. Altri 14 passeggeri del vagone sono rimasti illesi. Il treno e’ stato fermato a Heidingsfeld, quartiere della citta’ di Wurzburg, capoluogo della Bassa Franconia. Era partito da Treuchtlingen alla volta di Wurzburg.