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Ddl editoria, 12 luglio al Senato. Querele temerarie e diffamazione non siano ignorate

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“Il prossimo 12 luglio approderà nell’aula del Senato il ddl di riforma dell’editoria. Nonostante non vengano affrontate alcune questioni che la nostra Federazione considera centrali, a cominciare dalla definizione di un adeguato quadro normativo per regolare i processi di fusione ed evitare le concentrazioni nel sistema editoriale e l’introduzione del Giurì per l’informazione, l’approvazione in tempi brevi di quella proposta di legge è essenziale per affrontare alcune delle criticità del nostro settore. A cominciare da una diversa e più rigorosa regolamentazione del sostegno pubblico all’editoria alle misure che, partendo dalla revisione della legge numero 416 del 1981, consentano di chiudere i processi di ristrutturazione avviati dalle aziende negli anni passati e di porre le basi per una ripresa del mercato e dell’occupazione. Il nostro sindacato, a tutti i livelli, può rivendicare il merito di aver portato all’attenzione delle istituzioni e del dibattito politico la necessità di affrontare i nodi strutturali del settore editoriale, la cui centralità per qualsiasi sistema democratico che si definisca tale è fuori discussione”. Lo scrivono in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario e presidente Fnsi.

“Riteniamo che il via libera del Parlamento alla proposta di legge prima della pausa estiva possa dare al comparto qualche certezza in più, da cui anche il negoziato con la Fieg per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro trarrebbe sicuramente slancio e giovamento. All’approvazione della legge seguiranno i decreti attuativi, che dovranno essere adottati dal governo. Anche in quella sede, continueremo a portare avanti le nostre istanze affinché siano fissate regole che diano certezze al settore sia in termini di risorse sia in termini di procedure. Restano ovviamente sul tavolo altre questioni per noi cruciali, come per esempio la cancellazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, con una proposta di legge ferma in quarta lettura al Senato, e l’adozione di misure efficaci per contrastare il fenomeno delle cosiddette querele temerarie e tutelare i cronisti sotto scorta. Su questo, molto abbiamo fatto nelle settimane e nei mesi trascorsi, riscontrando anche l’interesse di autorità istituzionali e forze politiche, ma molto resta ancora da fare.

Per tutte queste ragioni, riteniamo di promuovere per lunedì 11 luglio 2016, alla vigilia del dibattito in aula sul ddl editoria, una Giornata nazionale di mobilitazione per chiedere l’approvazione rapida della proposta di legge e la calendarizzazione delle proposte di legge sulla cancellazione del reato di diffamazione e sulle querele temerarie. Ciascuna Associazione, nelle forme e nei modi che riterrà opportuni, è invitata promuovere iniziative sul proprio territorio, incontrando soggetti istituzionali o anche i parlamentari della regione di riferimento per sottoporre alla loro attenzione la necessità e l’urgenza di approvare in fretta il ddl editoria e di affrontare le altre questioni, senza prestare il fianco ai giochetti di interdizione di chi, attraverso forme più o meno mascherate di ostruzionismo, lavora per far saltare tutto. Iniziative analoghe saranno promosse a Roma dai vertici federali. Vi invito, pertanto, a valutare la possibilità di promuovere iniziative per la Giornata dell’11 luglio prossimo, dandone adeguata comunicazione ai colleghi: facciamo sentire la voce del sindacato dei giornalisti italiani in modo univoco”.


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