Alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo, degli aderenti all’Associazione e di personalità del mondo del giornalismo, il presidente Mattarella ha pronunciato il suo discorso affrontando numerosi temi di grande rilevanza per chi fa informazione.
«Talvolta – ha detto il presidente – i media cedono alla tentazione di voler spiegare in tempo reale gli avvenimenti, in luogo di narrarli, cercando nello smarrimento della gente, nei frammenti di immagine, in testimonianze, rese talvolta sotto choc, conclusioni destinate sovente a rivelarsi fallaci alla luce dei fatti. Conclusioni che comunque, conquistando diritto di cittadinanza, nel moto, labile e perpetuo, dell’informazione, incidono nella formazione delle opinioni. Non può valere in questo caso il detto “the show must go on”, perché non si tratta di spettacolo bensì della vita e del futuro delle persone. Forse sarebbe opportuno, peraltro, ricercare il punto di equilibrio con l’esigenza di evitare che la ripetitività fuor di misura di immagini di violenza possa provocare comportamenti emulativi. Quegli stessi comportamenti che il web, pur tra tanti benefici, talvolta sembra suggerire, offrendo una platea sterminata ai predicatori di odio».
Tra le altre cose, nel suo discorso il presidente Mattarella ha anche parlato di libertà di stampa e ricordato Giulio Regeni. «Esprimiamo il nostro ringraziamento ed apprezzamento per le parole che il presidente della Repubblica ha voluto oggi dedicare alla libertà d’informazione nel mondo e in Italia», è il commento del segretario generale e del presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Particolarmente significativo – proseguono i vertici del sindacato dei giornalisti – è stato il suo riferimento alla necessità che anche in Turchia siano integralmente garantiti i diritti e tra questi il diritto dei cittadini turchi ad una informazione corretta e completa. E riteniamo importante che il presidente abbia anche rivolto un pensiero alla barbara uccisione di Giulio Regeni».
Nel ribadire la centralità del diritto di cronaca e dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione, il presidente Mattarella ha poi invitato il mondo delle istituzioni, della politica e del giornalismo ad utilizzare, con particolare riferimento alle vicende della violenza e del terrorismo, un linguaggio sobrio e rigoroso che sappia dare voce alle paure e alle ansie, ma senza precipitare nel sensazionalismo, nella superficialità e nella ricerca del facile consenso e di un facile ascolto.
«Non solo condividiamo questo appello – dicono Lorusso e Giulietti – ma sarà nostra cura, d’intesa con l’associazione Carta di Roma, che ha promosso la campagna “No hate speech”, contribuire a rafforzare la discussione su questo tema. Sarebbe per noi un onore poter presentare al presidente Mattarella, insieme a tutti i rappresentati degli organismi di categoria, le conclusioni di questo lavoro».