Caro Bruni, Caro Purgatori,
Nel dibattito in corso sugli emendamenti, preliminare alla discussione parlamentare della legge sul Cinema e l’Audiovisivo, avete scelto di intervenire con moderazione e di far valere le vostre istanze successivamente nella fase di decretazione. Proposta legittima che noi rispettiamo. Riteniamo tuttavia che alcuni principi irrinunciabili per gli autori debbano essere contenuti nel testo legislativo e non nei decreti attuativi.
Ci siamo battuti quindi anche per un aumento significativo della quota del fondo per il Cinema e l’audiovisivo destinata ai sostegni selettivi alla produzione, la distribuzione e l’esercizio relativi al cinema di qualità. Un emendamento, accettato anche dal Ministero che aveva accolto la nostra richiesta, innalzando tale quota dal 15 al 25%, percentuale che ci sembra anche idonea a garantire la legge da probabili procedure d’infrazione da parte della UE per quel che comunemente si definisce aiuto di stato.
Questa norma che sottrae agli automatismi 100 milioni non e’ stata gradita dall’Anica. Ed e’ forse proprio la posizione dell’ associazione dei produttori all’origine di un emendamento del 18 maggio (11.12 testo 2) che cancella quello precedente: tale emendamento fissa come quota minima del selettivo il 15% e ridimensiona la quota massima al 18%.
Riteniamo che gli autori tutti insieme debbano reagire prendendo una posizione netta e univoca affinché sia ripristinata la soglia del 25% con la seguente formulazione : “…fermo restando che l’importo complessivo per i contributi selettivi non puo’ essere inferiore al 25% del Fondo medesimo”.
Vi chiediamo quindi di agire insieme in tal senso condividendo la stessa istanza da presentare subito al Ministro Franceschini, unitamente a tutte le altre associazioni degli autori.
Attendiamo la vostra risposta in tempi brevissimi, in considerazione del fatto che il 7 giugno gli emendamenti saranno sottoposti al voto della commissione del Senato.
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