Questa rassegna mensile delle intimidazioni in Italia è realizzata da Ossigeno per l’Informazione per il Centro Europeo per la Libertà di Informazione e di Stampa di Lipsia (ECPMF), con il sostegno dell’Unione Europea
Le brutte notizie sullo stato di salute della libertà di stampa in Italia, come spieghiamo a parte, sono la specialità di questa rassegna. In Italia queste notizie sono tante, sono importanti, ma molte di esse si possono leggere soltanto sul notiziario di Ossigeno. È difficile riuscire ad apprenderle da altri media se non per accenni, di solito per gettare acqua sul fuoco, per dire che non c’è da aver paura, che tutto è sotto controllo. Perché? I direttori dei giornali dicono che queste cose non interessano, annoiano i lettori, deprimono le vendite. Così rimangono oscurate al grande pubblico anche le violazioni di assoluta gravità per le quali le istituzioni, internazionali, appena ne hanno avuto sentore hanno lanciato l’allarme rosso, come è accaduto, da ultimo il 27 maggio scorso, quando la Rappresentante per la libertà dei media dell’OSCE, Dunjia Mijatovic ha fatto sapere a tutto il mondo che il Senato italiano stava per approvare una legge che avrebbe disatteso tutti gli impegni solenni assunti dalle autorità italiani con la comunità internazionale. Il Senato, si preparava infatti (e tuttora si prepara) ad approvare una proposta di legge che innalzerebbe da sei a nove anni la pena detentiva massima prevista per i colpevoli di diffamazione. Questo – ha detto la Rappresentante dell’OSCE – “avrebbe un effetto raggelante, dannoso, sul giornalismo investigativo”… Continua su ossigenoinformazione