Inversioni

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Siamo nella fase storica delle inversioni.
Per la prima volta s’inverte la crescita demografica, con meno nati che morti.
S’inverte l’aspettativa di miglioramento della qualità della vita dei giovani rispetto ai loro genitori.
Anche l’Europa vede il primo segno di contrazione, dopo anni di inarrestabile espansione.
Matrimoni, cure, votanti, servizi… calano.

Viviamo in una società bradicardica.
Le rinunce riconfigurano il quotidiano.
La resistenza è concentrarsi sull’essenziale, per farne il nuovo perno dell’autostima.
Perché la speranza non vada in prescrizione.
E sul limite si poggi la reazione.

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