Si è concluso ieri a Udine il Programma regionale di formazione “La pace si insegna e si impara”. Prossimi appuntamenti in autunno la Marcia Perugia-Assisi del 9 ottobre e il Convegno del Centro Balducci.
Si è concluso ieri, 31 maggio 2016, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, il Programma di formazione e ricerca “La pace si insegna e si impara”.
In cinque mesi, 195 insegnanti di 81 scuole di ogni ordine e grado presenti in 46 città del Friuli Venezia Giulia hanno preso parte ad un originale percorso ispirato dall’idea che se vogliamo vivere in pace dobbiamo educarci alla pace. Non la retorica della pace ma l’urgenza della pace, il bisogno concreto della pace, il diritto alla pace.
Quattro i principi guida:
- l’educazione alla pace è lo “sfondo integratore” dell’intero processo formativo e, in particolare, del Piano di offerta formativa di ogni scuola;
- l’educazione alla pace è innanzitutto educazione alla cittadinanza glocale;
- l’insegnante, quale professionista riflessivo, è il principale protagonista dell’educazione alla pace a scuola;
- la scuola, recuperando la sua funzione di “intellettuale sociale” è chiamata a collaborare con il Comune per costruire una comunità di pace.
Nel corso del seminario di Udine, intitolato “Costruttori di pace”, è stato presentato il “Catalogo dei Percorsi di Pace” realizzato da 51 insegnanti e sono stati tracciati gli obiettivi del prossimo anno scolastico.
Primo grande appuntamento dell’autunno è la Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità in programma domenica 9 ottobre 2016. Protagonisti saranno le scuole, gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti scolastici impegnati nei percorsi di educazione alla cittadinanza glocale, alla pace e ai diritti umani, alla legalità, al dialogo interculturale e all’ambiente sostenibile.
Prima della Marcia, dal 22 al 25 settembre, tutti gli insegnanti e gli amministratori locali si incontreranno a Zugliano (Udine) nel 24° Convegno Nazionale promosso dal Centro di Accoglienza Ernesto Balducci.
In un mondo particolarmente segnato da conflitti, crudeltà, aggressività, divisioni, crisi e incertezze -è stato detto- la scuola deve diventare il luogo dove si insegna, si studia e si impara la pace, un luogo speciale dove si vive e si cresce in pace nel riconoscimento e nel rispetto dei diritti umani.
Quello realizzato in Friuli Venezia Giulia non è stato il classico corso di formazione ma un vero e proprio percorso di ricerca. Perché un percorso di ricerca? Perché la pace non è solo meta ma anche e soprattutto percorso. Perché le vie della pace, in un mondo che cambia vorticosamente, in un tempo di crisi e sfide particolarmente complesse, devono ancora essere tracciate, esplorate. Perché crediamo nella scuola come centro di ricerca, come spazio di creatività, laboratorio dell’inedito (non come luogo di trasmissione di conoscenze predefinite). Perché crediamo nella centralità dell’insegnante e i percorsi di educazione devono essere incardinati nell’esperienza e nella riflessione individuale degli educatori. Perché volevamo cercare e incontrare gli insegnanti e i dirigenti interessati a insegnare la pace.
Il percorso, che ha avuto un carattere sperimentale, si è sviluppato in 6 seminari e 39 ore di formazione centrate in 6 aree tematiche: conoscere la pace, divenire responsabili della pace, costruire la pace, insegnare la pace, la scuola come luogo di pace, la cooperazione tra la scuola e il comune.
Il percorso, parte integrante del programma “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace (2014-2016)”, è stato fortemente voluto dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale e regionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, la Rete Nazionale delle Scuole di Pace e la Tavola della pace.
Al seminario conclusivo sono intervenuti: Furio Honsell, Sindaco di Udine, Loredana Panariti, Assessore all’Istruzione della Regione Friuli Venezia Giulia, Marina Baretta, Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione del MIUR, Pietro Biasiol, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG, Federico Pirone, Presidente del Coordinamento FVG Enti Locali per la pace e i diritti umani, Flavia Virgilio, Referente Cittadinanza e Legalità Ufficio Scolastico Regionale FVG, Aluisi Tosolini, Coordinatore della Rete Nazionale delle scuole di Pace, Flavio Lotti, Coordinatore del Programma di Formazione e Ricerca.
Da tutti è venuto l’impegno a continuare il Programma anche nel prossimo anno scolastico. In cinque mesi è cresciuta una comunità di istituzioni e persone, con ruoli e responsabilità diverse, decise a fronteggiare le grandi sfide aperte diffondendo un’autentica cultura della pace.
Flavio Lotti, Coordinatore del Programma di Formazione e Ricerca “La pace si insegna e si impara”.