Oggi, 2 maggio, alla vigilia della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa si terrà una maratona di sit-in davanti alle ambasciate di alcuni paesi verso i quali già nei mesi scorsi le nostre organizzazioni si sono impegnate per chiedere conto di censure, arresti e leggi liberticide.
La prima tappa è alle 10.00 davanti all’ambasciata iraniana (in via Nomentana, 361), per poi proseguire alle 10.45 davanti a quella egiziana (via Salaria, 267) e alle 11.30 davanti all’ambasciata della Turchia (via Palestro). Tre luoghi che formano un percorso anche simbolico della sistematica repressione che nel mondo non colpisce più solo la stampa, ma arriva anche a cinema, musica, poesia e persino alla ricerca, come per le persecuzioni in Turchia verso i docenti universitari che chiedevano pace nelle regioni curde.
Ai presidi hanno assicurato la loro presenza i registi Giuliano Montaldo e Mimmo Calopresti, l’attrice Monica Guerritore e i musicisti Patrizia Bovi, Marco Quaranta e Angelo Colone.
La mobilitazione promossa da Articolo21, con FNSI, UsigRai, RSF Italia, Amnesty International Italia e Pressing NoBavaglio, e con la partecipazione di tante reti e associazioni, tra cui l’Arci, la Tavola della Pace e dal Coordinamento Enti Locali per la pace e i diritti umani, Libertà e Giustizia, Carta di Roma si concluderà alla sede della rappresentanza dell’Unione europea dove una delegazione incontrerà il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli al quale sarà consegnato un documento per chiedere alle istituzioni europee e italiane di avviare un’azione ufficiale a difesa della libertà d’informazione, secondo il dettato della nostra Costituzione e dei Trattati dell’Unione, nei confronti di tutti i paesi partner e di alcuni dei Paesi membri.