Perché la Rai non gode di plauso generale, mentre per il cittadino britannico la Bbc rappresenta una valida istituzione? Perché del Servizio Pubblico italiano si parla solo per il canone in bolletta, per le polemiche sulla governance, per gli interventi a gamba tesa dei partiti e dell’esecutivo, mentre la sua “mission” non è oggetto di confronto e di pubblico dibattito?
Quando si è interrotto il patto tra Viale Mazzini ed il Paese, che per decenni aveva fatto della Rai una grande agenzia culturale, efficace nell’assecondare la sua crescita?Quali effetti ha prodotto sulla Rai l’esplosione della televisione commerciale? E’ inevitabile che l’auditel “domini ” su tutto, mettendo in secondo piano la qualità dell’offerta?
A queste domande tenta di rispondere un giovane ricercatore che ha studiato a fondo la storia della Bbc e quella della Rai. In una fase importante che ha visto una parziale (e contestata) riforma della governance, e alla vigilia del rinnovo della concessione Stato-Rai, il suo lavoro evidenzia i nodi che per l’oggi e per il futuro andrebbero sciolti, infondendo nuova linfa e indicando per la Rai compiti e funzioni da vero Servizio Pubblico.
Il lavoro si avvale di importanti interventi di personalità che in ambito culturale, scientifico, gestionale e politico, molto hanno da dire sul passato e sulle prospettive del servizio Pubblico italiano: Renato Parascandolo, Tullio De Mauro, Mario Morcellini, Giampiero Gamaleri, Vincenzo Vita, Roberto Zaccaria.
La prefazione è del Presidente Eurispes Gian Maria Fara
Autore: Luca Baldazzi
Titolo: “No, non è la BBC… Rai e Servizio Pubblico britannico a confronto (in attesa della riforma)”
Editore: Minerva, Collana di Studi Eurispes, Euro 15