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Morti sul lavoro, una piaga che non si arresta

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Gli infortuni sul lavoro son cresciuti nel 2015, 1172 rispetto ai 1009 del 2014. Ma nel 2016 le morti registrano una flessione: 176 con una riduzione del 14,6% rispetto ai tre mesi 14,6% con una riduzione del 14,6% rispetto ai primi tre mesi del 2015.  Secondo l’Inail, l’incremento 2015 di infortuni mortali è “un dato preoccupante che interrompe un andamento positivo che, nel periodo di riferimento 2010-2014,  aveva registrato una flessione del 24,21%. L’Inail ribadisce il proprio impegno per l’efficace tutela del lavoro e della sicurezza  dei lavoratori e per la diffusione e la promozione della cultura della prevenzione. In termini di risorse economiche dedicate ai finanziamenti per il miglioramento degli ambienti di lavoro, l’Inail ha investito più di un miliardo e 300 milioni negli ultimi cinque anni. Il sistema di finanziamenti prosegue nel 2016 anche con iniziative speciali per settori a maggior rischio. A cominciare dalla bonifica dell’amianto, inserito nel bando Isi di dicembre 2015, cui sono stati destinati 83 milioni di euro. All’innovazione tecnologica in agricoltura sarà dedicato, invece, entro l’anno  un bando di finanziamento per 45 milioni di euro. (35 milioni nel 2017).

Marco Bazzoni, rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza(RIS)Fiom Cgil, monitora da anni il fenomeno degli infortuni sul lavoro: “Se sono aumentati gli infortuni  mortali sul lavoro sono aumentate anche le ore lavorate.  La Toscana,ad esempio, è una delle Regioni con il più alto numero di morti sul  lavoro (109 nel 2015). La mia impressione è che le Regioni non investono più in sicurezza o molto poco. Basti pensare che la Toscana era un modello per l’Italia ed ora è ai primi posti per infortuni mortali. Anche l’Inail fa meno prevenzione e ricerca di quanto potrebbe se si pensa che ha assorbito il personale di Ispesi.” Ieri ci sono stati due incidenti mortali. Un operaio di Pieve di Curtarolo di 66 anni è rimasto schiacciato da un carico di ferro. A Gela in Sicilia è morto l’operaio Gaetano Accardi 58 anni di Riesi travolto dalla ruspa manovrata da un suo collega nella zona balneare di contrada “Manfria”.


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