«Va valutata con favore la decisione del tribunale di Catania che ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile della Fnsi, rappresentata in giudizio dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, e dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti nell’ambito del processo a carico del presunto autore delle minacce nei confronti del collega Paolo Borrometi». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, commentando il provvedimento del Gup del tribunale di Catania, che ha disposto il rinvio a giudizio, con il riconoscimento della fattispecie mafiosa.
«Tale decisione – spiegano – rappresenta un primo passo verso una sempre più incisiva azione a sostegno di tutti i cronisti minacciati per il solo fatto di svolgere con passione e rigore professionale il loro mestiere. Nei prossimi giorni la Fnsi, insieme con le Associazioni regionali di Stampa, convocherà un ulteriore incontro con i legali che hanno già risposto al nostro appello, annunciando la loro disponibilità a costituire un pool che assista gratuitamente tutti i colleghi vittime di situazioni come quella di Paolo Borrometi. In occasione del congresso della Federazione internazionale dei giornalisti, che si svolgerà a giugno in Francia, la Fnsi rilancerà l’iniziativa per costituire uno sportello europeo a tutela dei cronisti minacciati, creando una rete con gli altri sindacati europei dei giornalisti».
Soddisfatto l’avvocato Francesco Paolo Sisto. «La Fnsi ha dimostrato di essere capace e coraggiosa. Capace di essere vicina ai giornalisti dimostrando il coraggio di scendere in campo in prima persona. Il riconoscimento di oggi della Fnsi come parte civile è solo l’inizio di un processo improntato alla sempre più tenace tutela del diritto all’informazione. Una bella vittoria».
Per il sindacato dei giornalisti, erano presenti in aula Alberto Cicero e Daniele Lo Porto, segretario regionale e provinciale dell’Associazione della Stampa.