Dopo gli attentati terroristici esplosi dall’inizio del 2015, si era detto che gli europei non avrebbero cambiato le loro abitudini, il loro sistema di vita e i loro valori, ma in molte occasioni quelle erano sembrate affermazioni retoriche. Specialmente quando l’ondata di immigrazione si era ingigantita lo scorso anno fino ad abbattersi sugli impreparati confini europei, si era veramente temuto lo smarrimento di quei valori che appena due giorni fa Papa Francesco ha voluto rilanciare invocando “ponti e non muri” ed augurandosi un’Europa giovane e capace di essere ancora madre in sostituzione di quella nonna vecchia e sterile che appariva ai suoi occhi come a quelli di tanti europei.
Le elezioni amministrative del Regno Unito, con lo straordinario successo del musulmano avvocato dei diritti umani Sadiq Aman Khan, eletto sindaco di Londra con una maggioranza inconfutabile, dimostra che l’Europa, quella vera, quella sorta sulle rovine della Seconda Guerra Mondiale, esiste e resiste ancora contro i nazionalismi, i razzismi, le discriminazioni e le xenofobie che provano a riaffacciarsi ovunque contro la Storia.
Londra, la capitale forse più cosmopolita del mondo occidentale, una tra le città più ambite al giorno d’oggi fra i giovani, ha dato una risposta netta e chiarissima al mondo: gli otto anni di dominio Tories, con gli ultimi affidati a quel Boris Johnson che pretende di proiettarsi verso la politica nazionale schierandosi per la Brexit, sono stati travolti con un verdetto nettissimo e chiarissimo.
All’avversario conservatore Zac Goldsmith, che ha condotto la sua campagna elettorale accostando Sadiq Aman Khan al terrorismo fondamentalista, la maggioranza più chiara di sempre nella storia politica inglese ha riposto che l’Europa non ha paura delle diversità e delle contaminazioni, non accetta i canoni dell’integrità e della purezza coniugati al passato ed abbraccia già l’idea di un mondo senza confini e che, come recita l’art. 3 della Costituzione italiana, assegni a tutti i cittadini pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Se tutta l’Italia, prendendo esempio da Londra, attuasse veramente i principi della sua Carta fondamentale, aggiungeremmo un altro passo sulla via evolutiva dell’umanità e daremmo la risposta migliore a quei fondamentalisti islamici che rosicano sulle conquiste civili del mondo.