Fnsi: mediano seguano l’evolversi della situazione, possibilmente non solo al Cairo ma anche nel resto del Paese

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«L’involuzione autoritaria dell’Egitto ha provocato la reazione dei giornalisti che si sono riversati in piazza per protestare contro il regime militare di Al Sisi. Il generale sfrutta la sua posizione di barriera contro gli islamici per distruggere le conquiste democratiche raggiunte con le manifestazioni per la libertà e, tra queste, quella fondamentale di stampa. Tutti i regimi autoritari detestano le libera stampa, ma quello che sta avvenendo in Egitto è un intollerabile ritorno al passato: ventisette giornalisti in galera e irruzione della polizia nelle sede del sindacato di categoria».

Così recita la mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio nazionale della Fnsi, con la quale il sindacato dei giornalisti, «solidale con la lotta dei colleghi egiziani», invita il governo italiano, «colpito più di ogni altro dall’omicidio di Giulio Regeni, torturato a morte», e l’Unione Europea a mettere in atto «tutte le pressioni e le forme che riterrà opportune, compreso un eventuale boicottaggio economico, finalizzate a bloccare la repressione».

La Fnsi invita inoltre tutti i media italiani «a seguire l’evolversi della situazione, possibilmente non solo al Cairo ma anche nel resto del Paese, dove gli occhi dei media occidentali non arrivano e dove la polizia sta soffocando ogni istanza di libertà».


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