La presidente della Camera, Laura Boldrini: “Ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa perché il livello di aggressività e di violenza nel discorso pubblico è andato davvero oltre”. Rappresentati tutti i gruppi politici, oltre a associazioni e esperti
ROMA – “Ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa perche’ il livello di aggressivita’ e di violenza nel discorso pubblico e’ andato davvero oltre”. La presidente della Camera Laura Boldrini ha insediato a Montecitorio la Commissione di studio sulle forme di intolleranza ed odio, sottolineando come sia necessaria “un’alleanza per contrastarle. In particolare sulla rete internet – spiega Boldrini – il ricorso a un linguaggio intollerante e l’incitamento a comportamenti ispirati a forme d’odio sta diventando un fenomeno preoccupante. Assistiamo a una vera e propria proliferazione”. L’organismo istituito oggi si muovera’ sulla falsariga della commissione internet, che si concluse con una dichiarazione tradotta poi in una mozione unitaria. Anche in questo caso non e’ escluso che la commissione ispiri un intervento legislativo. “Condurremo un’analisi approfondita delle diverse forme dell’odio: dalla xenofobia all’antisemitismo, all’omofobia alla transfobia, al sessismo, all’odio verso gli anziani e i disabili. Faremo proposte concrete per prevenire e contrastare”, spiega la presidente della Camera. La commissione ha un approccio multidisciplinare e annovera, oltre a studiosi ed esperti, anche i rappresentanti di tutti i gruppi politici. Particolare attenzione sara’ riservata al linguaggio, “tema determinante, visto che spesso viene usato per creare pregiudizi, per incitare alla discriminazione, per creare odio”.
Nel caso della discriminazione uomo-donna, ad esempio, “quando una donna fa il mestiere di contadina nessuno mette in discussione che sia una contadina. Quando e’ ministra nel linguaggio comune la si chiama ministro, quasi per negare il percorso che ha fatto”. Fanno parte della commissione Milena Santerini, Paola Binetti, Giuseppe Brescia, Elena Centemero, Stefano Dambruoso, Florian Kronbichler, Giovanna Petrenga, Pino Pisicchio, Barbara Pollastrini, Barbara Saltamartini. Le organizzazioni rappresentate sono Amnesty, Arci, 21 luglio, Lunaria, Carta di Roma, Consiglio d’Europa, Cospe, Human Rights Watch, Istat, Unhcr, Fidr. Ci sono inoltre esperti quali il linguista Tullio De Mauro e i sociologi Ilvo Diamanti e Chiara Saraceno. L’iniziativa nasce anche sulla scia dell’azione svolta in materia dal Consiglio d’Europa, che dal 2012 al 2014 ha condotto una campagna contro l’istigazione all’odio online. L’Italia si e’ mossa anzitempo ed ora si auspica che faccia da traino anche per altri Paesi.