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 “Da una parte sola. Pio Galli storia di un metalmeccanico”. 23 maggio, Roma

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Il ritratto di un sindacalista, comunista e operaio, il lecchese che dopo aver partecipato alla Resistenza ha dedicato la vita all’impegno sindacale per cinquant’anni, ricoprendo anche il ruolo di segretario nazionale della  Fiom-Cgil, dal 1977 al 1985.

Il documentario – “Un viaggio tra le tute blu del Caleotto e dentro la Fiom, la Federazione degli operai metalmeccanici” che prende spunto dall’autobiografia scritta da Galli  nel 1997 Da una parte sola. Autobiografia di un metalmeccanico (ed. ManifestoLibri) – è stato realizzato da Giusi Castelli in collaborazione con CGIL Lombardia e Web TV Lombardia. La giovane regista che sarà presente alla proiezione, spiega:  “Abbiamo utilizzato documenti filmici di repertorio, interviste a chi lo ha conosciuto e ci ha lavorato insieme e alla sua famiglia, in particolare ai figli Ivan e Laika”.

Introdurrà Tino Magni, presidente dell’Associazione Pio Galli, che  all’anteprima nazionale del 19 aprile nella gremita sala “Don Ticozzi” di Lecco – per otto anni Galli è stato segretario provinciale della Cgil lecchese –  ha sottolineato quanto il film sia importante per  “divulgare la storia di Pio Galli non con sguardo nostalgico ma, come lui ci ha insegnato, per imparare dal passato e affrontare le sfide future”, esempio di un sindacalismo capace di essere di insegnamento anche alle nuove generazioni.

Insieme a loro, Maurizio Landini, segretario generale FIOM_CGIL, Elena Lattuada, segretario generale CGIL Lombardia, Paolo Franco, già dirigente FIOM-CGIL e Vincenzo Maria Vita, presidente dell’Aamod.


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