La ministra Boschi dice che chi vota NO alla riforma costituzionale, vota come Casa Pound. “Può non piacere – aggiunge con l’aria di chi poggia sulla roccia dell’evidenza – ma è una semplice costatazione di fatto”. Bisogna accontentarsi, la Boschi quando si concentra, fa quello che può. E non mi stupirei se la ministra mi accomunasse ai borseggiatori, visto che la mattina stiamo negli stessi vagoni della metro. Se questi sono gli argomenti a sostegno del referendum costituzionale, il fronte del SI non è messo benissimo. Del resto, la caduta di logica – e di stile – era già stata evidente quando illustri specialisti della materia si erano soffermati su L’Unità a denigrare l’età anagrafica dei giuristi contrari alla riforma. Aspettiamo con ansia dure prese di posizione sul taglio dei capelli e sull’abbinamento delle cravatte.
Prepariamoci: sarà una campagna rederendaria durissima.
Dalle critiche ci si può difendere, ma le idiozie spiazzano.