“Verità per Giulio Regeni”. Così recita lo striscione che da oggi, dopo l’inconcludente summit italo-egiziano e la conseguente decisione di ritirare l’ambasciatore italiano al Cairo, campeggia dalle finestre della sede della Fnsi. «Verità e giustizia per Giulio Regeni e per tutti i “Giulio” d’Egitto e del mondo è quello che chiediamo come cittadini prima ancora che come giornalisti», spiegano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.
“Verità per Giulio Regeni”. Così recita lo striscione che da oggi campeggia dalle finestre della sede della Federazione nazionale della stampa italiana. «Verità e giustizia per Giulio Regeni e per tutti i “Giulio” d’Egitto e del mondo è quello che chiediamo come cittadini prima ancora che come giornalisti», spiegano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Verità e giustizia – proseguono – per i troppi uomini e donne, giovani e meno giovani, caduti vittime incolpevoli della loro curiosità, del loro desiderio di raccontare quello che accade in posti che spesso l’informazione non riesce ad illuminare come invece sarebbe necessario. Per questo abbiamo da subito deciso di abbracciare la mobilitazione promossa da Amnesty International e da altre associazioni, e rilanciata dai media, e da oggi, dopo l’inconcludente summit italo-egiziano e la conseguente decisione di ritirare l’ambasciatore italiano al Cairo, abbiamo anche esposto lo striscione che resterà a ricordare l’impegno della Fnsi al fianco dei genitori di Giulio Regeni, del governo e di tutti gli italiani che hanno a cuore la vicenda del giovane ricercatore di Fiumicello».
Lo striscione è visibile sulla facciata del palazzo dal lato di piazza Pasquale Paoli, all’angolo con corso Vittorio Emanuele II, a Roma.