In un mondo in piena rivoluzione digitale il cambiamento inarrestabile e incontrovertibile passa anche attraverso l’adattamento, sovente l’invenzione, spesso l’italianizzazione, di alcuni termini o ancora più spesso l’ingresso più o meno forzato nella nostra lingua, di termini di altri idiomi di uso comune. Non accade da ora, l’inserimento dei neologismi nella nostra lingua, non è certo un processo legato soltanto e specificamente alla rivoluzione digitale in corso. La lingua è un complesso di cose in evoluzione costante, vivo e in rapido mutamento da sempre. Ma l’apparizione sulla scena di molti altri attori, di tecnologie, l’adozione di strumenti da usare in sempre maggiore mobilità, ci costringe molto spesso ad esprimerci in modi e con termini davvero lontani dalla lingua nata in riva all’Arno. Il linguaggio dei giornali e dei giornalisti inserito in questo contesto digitale di mutamento rapido e globale ha ora più di sempre l’obbligo di mantenersi corretto, semplice e facilmente comprensibile. La televisione molto prima della rete ha contribuito e contribuisce a produrre anomalie linguistiche che poi si riversano rapidamente nel gergo popolare. I modi in cui tutti noi, giornalisti compresi, ci esprimiamo in forma scritta o parlata, quotidianamente, producono mostri e aberrazioni linguistiche. E allora gli “attimini” e gli “assolutamente” si sprecano, mentre termini utili e appropriati si perdono irrimediabilmente nei gorghi del tempo e restano o diventano sconosciuti ai più.
Altri due appuntamenti formativi aperti al pubblico e gratuiti ma dedicati espressamente alla formazione professionale per i giornalisti ci vedranno protagonisti nel corso del mese di maggio. Il primo si svolgerà ancora in Toscana esattamente una settimana dopo il prequel di digit all’Accademia della Crusca.
Noi di Lsdi parteciperemo alla presentazione presso il Consiglio Regionale a Firenze della seconda parte dell’indagine del Corecom della Toscana sul giornalismo digitale in Toscana, cui abbiamo lavorato nel corso del 2014 e del 2015 assieme ad alcuni ricercatori dell’Università di Firenze. La ricerca sarà presentata il 13 maggio dalle 9,30 alle 13,30. Il convegno si intitolerà: ” Spazi fluidi: i quotidiani toscani e la sfida del digitale”; e anche in questo caso ai giornalisti che parteciperanno prenotando sulla piattaforma online dell’Ordine dei giornalisti Sigef, saranno conferiti 4 crediti formativi.
Alla sessione di studio parteciperanno Anna Masera, public editor de La Stampa di Torino, i capi redattori e/o direttori dei quotidiani toscani: La Nazione, Repubblica Firenze, Il Tirreno e il Corriere Fiorentino, il professor Carlo Sorrentino dell’Università di Firenze, Carlo Bartoli Presidente dell’Odg della Toscana e Sandro Bennucci Presidente dell’Associazione Stampa Toscana. Il convegno sarà introdotto dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e dal Presidente del Corecom della Toscana Sandro Vannini.
Il 24-25 e 26 maggio a Roma presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur si svolgerà l’annuale appuntamento con il Forum della Pubblica Amministrazione e da quest’anno ci saremo anche noi di digit/lsdi. Perchè il giornalismo dentro il salone della Pubblica Amministrazione? Perchè forum pa è partner di digit, il festiva italiano del giornalismo digitale, da tre anni oramai, ed era giunto il momento di restituire il favore! Ma sopratutto perché siamo nel bel mezzo della rivoluzione digitale e mentre si discute di come colmare il divario tecnologico che attanaglia il Paese, si discute molto meno di quanto sia profondo nel nostro stesso Paese il divario culturale che continua ad esserci in ogni ambiente e ad ogni livello rispetto al mondo digitale. I creatori del Forum ci hanno chiesto di realizzare alcuni laboratori formativi da inserire nella loro manifestazione e noi abbiamo accettato con gioia. Per questo motivo abbiamo messo in cantiere nove workshop divisi in sessioni formative di tre ore ciascuna che porteremo il 24, 25 e 26 maggio a Roma. Gli eventi realizzati sotto l’egida e con l’approvazione dell’Ordine dei giornalisti del Lazio saranno aperti a tutti e gratuiti ma permetteranno ai giornalisti che si prenoteranno sulla piattaforma Sigef di ottenere tre crediti formativi per ogni sessione quotidiana di tre ore cui parteciperanno. Iniziamo il 24 con una sessione dedicata ad una ricognizione sulle figure professionali del mondo del lavoro digitale, alle architetture sociali e alla trasformazione sociale in epoca digitale; il 25 i “nostri” esperti parleranno di uffici stampa digitali, social media e PA; e in chiusura di manifestazione il 26 ci occuperemo di professione giornalistica, collaborazione fra media digitali e PA e ottimizzazione dei contenuti informativi nei motori di ricerca.
Grazie a questi diversi appuntamenti, speriamo, e ci auguriamo, che per noi e soprattutto per Voi il cammino verso e l’attesa per la quinta edizione di digit – #digit16 – sembrerà molto più breve.
L’edizione 2016 di digit si svolgerà ancora una volta a Prato presso gli splendidi locali della Camera di Commercio il 14 e 15 ottobre.
Ma le occasioni di incontro per parlare di tecnologie, giornalismo e cultura digitale, potrebbero essere ancora altre, oltre a quella canonica di ottobre, e a quelle raccontate in questo articolo! Nel frattempo grazie dell’attenzione e stay tuned!