“Diffondete e diteci se parteciperete! Chi viene insieme a me a dire che non paghiamo il CANONE RAI per fare la promozione al libro di Riina? Il Papa ha scomunicato la mafia. Perfino il presidente della Repubblica e del Senato sono intervenuti, ma l’inconcepibile è accaduto lo stesso: ieri la Rai ha promosso il libro del figlio di RIINA e ci ha “informato” che Salvatore Riina, che ha fatto scannare centinaia di persone, era un padre affettuoso.
Di che altro c’è bisogno per farci reagire?”. Lo scrive Sabina Guzzanti sul suo profilo facebook.
“La petizione per chiudere Porta a Porta ha già raccolto in poche ore 75mila firme.
La vergogna delle vergogne.
Oggi Porta a Porta farà la puntata “riparatrice”: dopo aver promosso la mafia, promuove l’anitimafia per dimostrare d’essere equidistante.
Ebbene noi non permettiamo che il servizio pubblico sia equindistante dalla mafia come dall’antimafia.
Non tolleriamo di pagare stipendi per altro miliardari a gente che sta lì per fare il gioco dei nostri aguzzini, di quelli che ci hanno sempre derubato e cercato di farci strisciare come vermi.
Voi che dite? Siete indignati quanto me? Io ho la nausea letteralmente, non posso sopportare quello che è accaduto. Diffondete per favore e soprattutto PARTECIPATE!
Una manifestazione pacifica e improrogabile: non si può immaginare che un fatto così INDECENTE passi senza una reazione adeguata.
La questura ci perdonerà se non possiamo aspettare i tempi burocratici per avere il permesso. Un ragazzo volenteroso ha attraversato Roma oggi per comunicare l’iniziativa, ma l’ufficio permessi era già chiuso.
Del resto chi lavora nelle forze dell’ordine rischia la vita ogni giorno per combattere la mafia. Siamo sicuri che comprenderanno e saranno al nostro fianco per dire con forza che respingiamo questo insulto.
Chi vuole fare la stessa cosa in altre città lo faccia. Non vi trattenete!”