Tutti coloro che operano nel mondo della comunicazione non devono mai piegare la testa e non devono mai tacere: questo è il senso dell’importante confronto che Articolo 21 ha avuto con la presidente della camera Laura Boldrini. L’associazione ha illustrato i progetti sui quali è impegnata attualmente e nel medio periodo, riscontrando una autentica condivisione da parte della presidente Boldrini soprattutto per le iniziative previste per il 2 maggio, in occasione della giornata mondiale dell’informazione. I drammatici eventi che ci porteranno ad un presidio davanti alle ambasciate di Egitto, Turchio e Iran sono l’espressione più violenta di fino a quale punto può spingersi la cultura dell’odio che, partendo dalle parole, si trasforma in violenza, spesso omicida. E proprio quello che oggi in tutto il mondo viene indicato come hate speech sarà il tema di una nuova commissione che Laura Boldrini insedierà a Montecitorio e alla quale ha già chiamato Articolo 21 a farne parte.
La presidente ci ha inoltre sottolineato i troppo pochi passi avanti riguardo ai problemi del linguaggio al femminile, argomento sul quale ci siamo impegnati a diffonderlo come cultura e a sostenere tutte le iniziative al riguardo. Abbiamo condiviso con la presidente il suo importante progetto di percorso europeista, già iniziato in vista della ricorrenza dei 60 anni del patto di Roma il prossimo anno. Per l’’ maggio è fissata la prima festa a Montecitorio per l’Europa con 600 studenti e sempre sull’Europa è in corso una consultazione pubblica dei cittadini mirata a comprendere quali sono i temi ritenuti di maggiore ostacolo all’Unione e quelli che potrebbero invece agevolare una ripresa costruttiva del cammino interrotto.
Si partecipa rispondendo al questionario entrando dal sito della Camera dei Deputati oppure direttamente dalla URL www.civici.eu/camera. Il progetto e la consultazione vedono coinvolti 12 paesi che intendo proseguire il percorso europeo ispirandosi ai padri fondatori. Il programma, infatti, prevede tre giorni di lavori conclusivi a Ventotene in settembre, per definire i cardini della nuova Europa dei cittadini. Quella che la presidente Boldrini ha chiamato EU-utopia.
Particolare concordanza di vedute si è registrata sulla rappresentazione falsata che i media troppo spesso fanno delle migrazioni e delle conseguenze di questa situazione e sulla necessità di dare spazio e visibilità alle marginalità schiacciate dai grandi dibattiti e mai presenti nelle più importanti trasmissioni televisive, anche della Rai. Sulla riforma del servizio pubblico si è concordato sull’importanza decisiva della missione entro la quale deve lavorare la Rai.
Le conclusioni ci hanno visto condividere il desiderio e l’impegno per utilizzare gli strumenti della rete, con i social, con le applicazioni di telefonia, con le tecniche del push up, in tutti i modi possibili, per costruire una rete più forte di associazioni, gruppi e anche singoli che hanno la stessa sensibilità su questi grandi temi che ormai sono già il nostro presente e ancora di più il nostro futuro. Fare rete sul serio e usarla al meglio. Dal basso rinasceranno le grandi idee e i comportamenti virtuosi che mai come in questo paese attualmente servono.