A ottobre 2015 gli avvocati della Camera penale di Roma avevano denunciato 97 giornalisti per aver pubblicato atti di un procedimento in fase d’indagine
Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana chiede l’archiviazione dell’esposto denuncia presentato, nell’ottobre del 2015, dagli avvocati della Camera penale di Roma nei confronti di 97 giornalisti che hanno raccontato le vicende legate a “Mafia Capitale”.
“L’informazione responsabile e completa sull’attività giudiziaria è un diritto inalienabile dei cittadini e un dovere per i giornalisti – si legge nel comunicato stampa dell’Odg Toscana – Il controllo pubblico, attraverso l’informazione, sulle attività di indagine e sullo svolgimento dei processi è uno dei cardini della democrazia: compito dei giornalisti è assicurare il diritto all’informazione della comunità, un compito reso più difficile in Italia da alcune norme del codice di procedura penale e dal codice penale che collidono con la Convenzione dei diritti dell’uomo e che hanno determinato più volte la condanna dell’Italia e di altri Paesi da parte della Corte dei diritti dell’Uomo”.
Secondo l’associazione dei penalisti, che ha segnalato al Procuratore della Repubblica 287 articoli di cronaca pubblicati su 14 testate tra il 3 e il 9 dicembre 2014 e tra il 5 e il 6 giugno 2015, i giornalisti avrebbero violato l’articolo 114 del codice di procedura penale pubblicando testualmente alcune parti degli atti del procedimento giudiziario ancora in fase di indagine.
La pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale è una contravvenzione punita dall’articolo 684 del Codice Penale con l’arresto fino a 30 giorni o con un ammenda fra 51 e 258 euro.
RDM