Dopo una lunga malattia, affrontata con raro coraggio, il 16 aprile a Trento ci ha lasciati Piergiorgio Rauzi, classe 1936. Era stato nostro carissimo amico e compagno per fondare, nel 1972, Com, diventato poi Com Nuovi Tempi e, infine, Confronti che, nel numero scorso, ancora portava lui come direttore responsabile, carica che ricopriva dal dicembre 1982.
Giovane prete, Piergiorgio a Trento aveva partecipato alla contestazione del 1968 e, l’anno successivo, aveva riconsegnato al vescovo il mandato sacerdotale, per dedicarsi all’insegnamento di sociologia all’Università del capoluogo trentino. Non aveva però mai abbandonato un impegno critico e partecipe nella realtà ecclesiale, sia all’interno della Comunità di san Francesco Saverio che attraverso la rivista L’Invito e, poi, affrontando spesso, sui media locali, le problematiche legate all’attuazione del Concilio Vaticano II e i problemi posti alle comunità cristiane dalla modernità e post-modernità e dalla secolarizzazione.
L’attività accademica non ha distolto Piergiorgio dal contatto con la realtà locale, anche umile; per anni tenne iniziative di cineforum; collaborava con cori di vari genere per tener vivi musica popolare e canti alpini. Amante della sua terra, aveva commissionato ai suoi studenti ricerche interessanti sull’agricoltura e sull’allevamento tradizionali nelle valli alpine, e sulla loro complicata transizione alle esigenze indotte dalla tecnica moderna; inoltre aveva seguito indagini sulla religiosità popolare in Trentino e su come, oggi, i fedeli accompagnino i loro cari nell’ora estrema, e quali omelie, in quell’occasione, tengano i preti.
Monsignor Lauro Tisi, neo-arcivescovo di Trento (è stato consacrato il 3aprile scorso), saputo dell’aggravamento delle condizioni di salute di Piergiorgio, è andato all’ospedale a trovarlo e lo ha ringraziato dell’opera di stimolo da lui compiuta, con i suoi studi e la sua attività, nella Chiesa tridentina.
Il lavoro, l’entusiasmo e l’esempio di Piergiorgio sono per noi uno sprone a continuare su Confronti il suo impegno.
Luigi Sandri