Erano 120 il 31 marzo del 2015 (+ 7,3%) e 132 lo stesso giorno del 2008 (-1,6%) e questo nonostante si siano persi centinaia di migliaia di posti di lavoro dall’anno d’apertura dell’osservatorio. Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 270 morti complessivi per infortuni.
Consigliamo a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e in itinere con un mezzo di trasporto. I lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori morti sui luoghi di lavoro. E su questo aspetto che si fa una gran confusione. Ci sono categorie come i metalmeccanici che sui luoghi di lavoro hanno pochissime vittime per infortuni, poi, nelle statistiche ufficiali, non separando chiaramente le morti causate dall’itinere, dalle morti sui luoghi di lavoro, risultano morire in tantissimi in questa categoria che è numerosissima e una forte mobilità. E’ ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, sono già 15 dall’inizio dell’anno, di questi, come previsto, addirittura cinque negli ultimi due giorni. Tutti gli anni sui LUOGHI DI LAVORO il 20% di tutte le morti per infortuni sono provocate da questo mezzo. 132 sono i morti schiacciati dal trattore nel 2015 e 152 nel 2014. Da anni chiediamo al Primo Ministro Renzi, al Ministro del Lavoro Poletti e delle Politiche Agricole Martina di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo prima che inizi la strage. Purtroppo senza ottenere nessun risultato. Contiamo molto della sensibilità dei media e dei cittadini che a centinaia ogni giorno visitano il sito. In questi nove anni di monitoraggio le percentuali delle morti nelle diverse categorie sono sempre le stesse: l’agricoltura sempre la categoria con più vittime, seguono l’edilizia, i servizi, i metalmeccanici e l’autotrasporto.
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