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Yemen: Iacomini (Unicef) “muoiono 6 bambini al giorno. Basta stragi”

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“Lo Yemen è la nuova Siria, è in atto una guerra che va assolutamente fermata o sarà un inferno” Lo dichiara Andrea Iacomini Portavoce dell’Unicef” “In media almeno 6 bambini sono stati uccisi o feriti nel conflitto. L’Unicef ha potuto verificare 1.560 gravi violazioni dei diritti dei bambini. Oltre 900 bambini sono stati uccisi e oltre 1.300 feriti. Questi numeri sono quasi 7 volte superiori rispetto a quelli del 2014. L’UNICEF ha verificato più di 50 attacchi contro scuole, ma i numeri reali di tutte le violazioni contro i bambini in Yemen sono probabilmente molto più alti. Se si va avanti così alle morti a causa della guerra si aggiungeranno quelle per fame e povertà, lo Yemen è infatti uno dei paesi più poveri al mondo. 10.000 bambini sotto i 5 anni potrebbero essere morti lo scorso anno per malattie prevenibili, a causa del deterioramento dei servizi sanitari, comprese le vaccinazioni e il trattamento di diarrea e polmonite. Questi numeri si aggiungono ai circa 40.000 bambini che ogni anno muoiono in Yemen prima del quinto compleanno. Circa 10 milioni di bambini – l’80% dei bambini del paese – hanno adesso urgente bisogno di assistenza umanitaria. Oltre 2 milioni di bambini sono a rischio di malattie diarroiche e 320.000 sono a rischio di malnutrizione acuta grave. Siamo stanchi di assistere a questo bollettino di morte che viene ogni giorno dall’Iraq alla Siria passando per il Pakistan e purtroppo l’Europa. I bambini vanno protetti e tutelati, non possono morire così”. “Con l’acuirsi della guerra, il reclutamento e l’uso dei bambini nei combattimenti continua ad aumentare. I bambini stanno prendendo parte ai combattimenti con ruoli sempre più attivi: sono ai checkpoint e maneggiano armi. L’anno scorso, l’UNICEF ha verificato 848 casi di bambini reclutati. Quelli più piccoli reclutati nei combattimenti avevano 10 anni. Secondo gli ultimi dati, 63 strutture sanitarie sono state attaccate o danneggiate, molte altre non hanno più equipaggiamenti medici, forniture e personale, così come sporadicamente l’elettricità. L’interruzione dell’afflusso di cibo e del carburante come conseguenza delle violenze e delle restrizioni alle importazioni hanno paralizzato la fornitura di servizi di base in tutto lo Yemen”.

L’UNICEF rinnova il suo appello a tutte le parti in conflitto affinché mettano fine alla guerra in Yemen e venga raggiunto un accordo politico. Mentre la ricerca della pace continua, sono necessarie urgenti misure:

– Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale nei conflitti e interrompere subito gli attacchi ai civili e alle infrastrutture, comprese le scuole, gli ospedali e le strutture idriche.
– Tutte le parti devono cessare di reclutare e utilizzare i bambini nei combattimenti. Tutti i bambini reclutati con ruoli di combattimento o come aiutanti devono essere immediatamente rilasciati.
– Tutte le parti devono garantire accesso umanitario senza ostacoli e incondizionato per tutti i bambini ovunque essi siano nel paese, comprese le aree tagliate fuori dal conflitto.
– L’UNICEF e i suoi partner hanno urgente bisogno di fondi. Ad oggi, l’UNICEF ha ricevuto solo il 18% dei 180 milioni di dollari richiesti per il 2016.


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