Durante la seduta del 3 Marzo, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ha approvato all’unanimità un documento sulla riforma dell’organo. Le modifiche riguardano aspetti sostanziali dei ruoli svolti dal Consiglio, necessarie per renderlo un organo ancora più rappresentativo e capace di difendere i diritti degli universitari a livello nazionale.
Ester Peruffo, capogruppo UDU – Liste indipendenti in CNSU dichiara: “La proposta di modifica, approvata all’unanimità, si basa proprio su un documento presentato in Consiglio dal nostro gruppo lo scorso novembre, integrato con altro materiale prodotto dal gruppo di lavoro sulla riforma dell’Organo. Non possiamo che essere enormemente soddisfatti di questo risultato, frutto di un lavoro ampio e articolato. Gli interventi individuati per migliorare l’organo sono molteplici e riguardano sia la rappresentatività e l’efficacia del CNSU, che il suo funzionamento interno.
Entrando nello specifico, proponiamo la formalizzazione delle audizioni del CNSU presso le VII Commissioni parlamentari ogni volta che viene trattato un tema di carattere universitario e delle risposte formali da parte del Ministero ai pareri presentati dal Consiglio. Il documento propone anche di istituzionalizzare la possibilità di effettuare audizioni presso il Consiglio da parte di una delegazione rappresentativa di atenei, o di altri soggetti che vogliono sottoporre particolari temi al CNSU. Altre novità sono la possibilità di indire referendum studenteschi, di esprimere pareri sulle Carte dei Diritti adottate dagli atenei, sui regolamenti didattici e sui regolamenti delle elezioni studentesche.
Con tutto questo, l’attuale mandato dell’Organo è finalmente riuscito a delineare un CNSU più democratico, efficace, ed incisivo!”
Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “La riforma del CNSU è un risultato fondamentale, anche perché era uno dei punti principali del nostro programma per le elezioni del 2013. A quasi vent’anni dalla sua istituzione, infatti, il CNSU non è mai stato rivisto o aggiornato. L’esigenza di una riforma o di una modifica dell’Organo nasce proprio dall’esperienza maturata in questi anni di rappresentanza, in particolare dal fatto che la nostra organizzazione ha partecipato ai lavori dell’Organo fin dal primo mandato.
I contenuti del documento vanno nella direzione di dare all’organo una maggiore forza istituzionale in un contesto di scarso riconoscimento da parte del Ministero, che in questi ultimi anni ne ha limitato il campo di azione. Inoltre, con questa proposta si vuole rendere il CNSU uno strumento di rappresentanza più utile a tutti gli studenti e ai rappresentanti degli atenei.
Ora ci batteremo affinché il DPR che disciplina l’organo sia modificato per recepire tutti i cambiamenti contenuti nella proposta”.