ISTANBUL – Continua a salire il bilancio dell’attentato compiuto ieri sera nel centro di Ankara, capitale della Turchia. Secondo le autorità turche l’autobomba guidata da due kamikaze è esplosa alle 18:45 ora locale a una fermata dell’autobus della piazza Kizilay, nel cuore di Ankara. L’esplosione, potentissima, ha distrutto diversi autobus e auto che si trovavano nei pressi. Almeno 37 persone sono rimaste uccise, mentre 125 sono state ferite, di cui 19 in gravi condizioni. Una dei due kamikaze è l’ex studentessa universitaria turca Seher Cagla Demir, che si sarebbe unita al Pkk curdo nel 2013. E’ quanto scrive il quotidiano Sozcu, citando fonti vicine alle indagini.
La reazione del governo truco non si è fatta attendere e l’aviazione turca ha replicato contro postazioni del Pkk curdo nelle montagne del nord Iraq di Qandil e Gara. Lo riferisce l’esercito turco, precisando che nell’operazione sono stati impegnati 9 caccia F-16 e 2 F-4 2020.
“Il terrorismo verrà messo “in ginocchio”, ha promesso il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo l’attentato. Un attacco che, ha sottolineato Erdogan, come riporta la Bbc, servirà solo a rafforzare la determinazione delle forze di sicurezza turche. “Il nostro popolo non deve preoccuparsi – ha detto Erdogan – la lotta contro il terrorismo finirà con successo e il terrorismo verrà messo in ginocchio”. Da parte sua, il ministro dell’Interno turco, Efkan Ala, ha chiarito che le indagini stabiliranno i responsabili dell’attentato di ieri, che ancora non è stato rivendicato. Secondo i media locali, dopo l’attacco di ieri, il premier Ahmet Davutoglu avrebbe posticipato una visita in Giordania.
Nel frattempo le forze antiterrorismo della Polizia di Istanbul hanno eseguito una serie di operazioni in varie zone della città nelle scorse ore e hanno arrestato un numero per ora non precisato di persone. Lo riporta il quotidiano Sabah, spiegando che nell’operazione la polizia ha fatto irruzione nelle abitazioni di presunti terroristi – alcune nel quartiere Gaziosmanpasa – e ha effettuato diversi arresti.