Bassolino fa ricorso, mentre un secondo video testimonia della presenza attiva di esponenti di destra
Polemiche a go go sul cielo delle primarie del Pd. Dopo lo scambio durissimo tra maggioranza e minoranza sull’affluenza, scarsa, a Roma, con appena 43mila voti validi, e un mare di schede bianche e nulle (circa il dieci per cento dei voti), ora la polemica si sposta a Napoli, dopo la pubblicazione di due video su Fanpage. A Roma, la polemica è stata durissima, ma era politica, e riguardava l’interpretazione del dato numerico. Al calor bianco lo scambio tra Roberto Speranza e Matteo Orfini su Roma. Speranza ha posto una serie di interrogativi politici, seguito poi da Gianni Cuperlo. La replica di Orfini è stata un richiamo all’ordine: nel 2013 vi erano truppe cammellate e i soldi di Buzzi e Carminati, oggi il partito di Roma è diverso, è un altro. La velina di Orfini è stata poi ripresa e rilanciata da tutti i pretoriani. Suoi e di Renzi. E nonostante gli insulti e le toppe peggiori del buco di Orfini che resta pur sempre il presidente di tutto il Pd, la minoranza ha accettato il verdetto della vittoria di Roberto Giachetti e si è detta pronta a sostenerlo in campagna elettorale. Resta il dato politico di un partito, il Pd, che a Roma è riuscito a dilapidare un tesoro di consensi e di simpatie, prima per effetto dell’inchiesta su Mafia Capitale, poi per il commissariamento del partito, che ha creato amarezze e confusioni, e infine per la palese assenza dalle primarie del grande popolo della sinistra romana. Il risultato è il sostanziale flop dell’affluenza ai gazebo, testimoniato non solo da numero dei votanti, appena 47mila, meno della metà del 2013, ma anche dall’altissimo numero di schede bianche e nulle, quasi 4mila. Per queste ultime, il messaggio degli elettori è stato chiarissimo, netto: vengo al gazebo del Pd perché in esso mi riconosco, ma non esprimo alcuna preferenza per i candidati, perciò voto bianco oppure annullo. Sono stati circa quattromila i votanti che hanno espresso questo tipo di voto da non sottovalutare.
Le primarie di Napoli come quelle liguri?
Diversa la situazione napoletana, molto più simile a quanto accadde alle primarie liguri, vinte da Raffaella Paita, ma che costrinsero Sergio Cofferati a lasciare il Pd. Due video trasmessi da Fanpage mostrano due vicende imbarazzanti: nel primo si vedono esponenti del Pd che offrono denaro in cambio del voto per Valeria Valente, mentre nel secondo video del sito Fanpage.it, girato a Scampia, si vedono esponenti del centrodestra partecipare al voto per le primarie. Si tratta di Claudio Ferrara, assessore di centrodestra della VIII Municipalità, già candidato alle elezioni politiche del 2013 con Silvio Berlusconi e ritiratosi dopo l’esclusione dalla lista di Nicola Cosentino, e di Giorgio Ariosto, candidato alle elezioni del 2011 per la VIII Municipalità del Comune di Napoli, con Popolari Italia Domani, partito fondato da Totò Cuffaro, poi non eletto. Nel video Ariosto dà un euro a un cittadino che si è presentato per votare. È stata aperta un’inchiesta della magistratura, per voto di scambio, e Antonio Bassolino, giunto secondo per una manciata di voti di differenza, ha annunciato di aver presentato formale ricorso alla Commissione di garanzia, che si riunirà mercoledì per assumere decisioni.
Il ricorso di Antonio Bassolino e la reazione della Valente
“Rispettare la libertà e la dignità delle persone è un requisito irrinunciabile della democrazia. Per questo ho presentato un ricorso sui gravi episodi avvenuti nelle primarie di domenica” ha scritto Bassolino sulla sua pagina Facebook. La reazione della vincitrice Valeria Valente è tutta in questa dichiarazione: “In quei video sono state registrate esagerazioni e casi costruiti anche un po’ ad arte: sono disgustata per la vicenda del paraplegico che merita le scuse di tutti. Una persona che non può scendere dall’auto e chiede di votare, esprime la propria preferenza nella vettura con l’assenso di tutti i rappresentanti del seggio: anche questo richiederebbe delle scuse”. Tuttavia, nulla pare aver detto sulla ormai palese partecipazione al voto, a suo vantaggio, di esponenti della destra. A far girare il nuovo video, contribuiscono i parlamentari M5S. Se ieri era stato Carlo Sibilia a rendere virale il filmato, oggi ci pensa Alessandro Di Battista, che in un tweet diretto a Matteo Orfini chiede: “Presidente, ma i voti dei ‘cosentiniani’ e l’ennesima prova del voto di scambio va bene? Vergognatevi!”.
Riunione della Commissione di garanzia mercoledì
Sarà dunque la Commissione di garanzia per le primarie del centrosinistra a esaminare il ricorso presentato da Antonio Bassolino, l’ex sindaco ed ex governatore uscito sconfitto dalla competizione pre elettorale. La Commissione, presieduta da Giovanni Iacone, si riunirà alle 12 nella sede del Partito democratico metropolitano in via Toledo. All’ordine del giorno della riunione, era già stato inserito da ore, il ricontrollo dei verbali dei 78 seggi allestiti in più parti della città. Seggi dai quali non erano emerse irregolarità al punto che tutti i verbali erano stati controfirmati e consegnati. Su questo punto molto delicato è intervenuto Guglielmo Epifani: “La commissione di Garanzia per le primarie di Napoli si trova di fronte a una grande responsabilità. Dopo quello che è emerso e il ricorso presentato da Bassolino i fatti vanno accertati con grande rigore, senza polveroni generici ma senza superficialità. La democrazia anche quella delle primarie è soggetta al rispetto delle regole e delle procedure, questo è dovuto al grande sforzo di partecipazione fatto al principio di rispetto reciproco, al dovere di trasparenza verso gli elettori del Partito Democratico e dei cittadini di Napoli”.
Orfini convoca la direzione e minimizza
E il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini? Convoca una direzione il 21 marzo e si rimette al partito: “è un partito che ha delle regole, non posso decidere io, né è giusto che io dica cosa si debba fare su un fatto di cui ho visto solo un video: c’è una commissione competente che assumerà una decisione sulla base dei fatti”, mentre “il risultato non è discussione, le primarie non vanno annullate e se ci sono singoli casi si interverrà su quei casi”, dice Orfini. Contento lui…