Sono stati ritrovati il 12 e il 13 marzo 2016. In uno c’è un riferimento all’aggressione di Bevacqua e Silipigni. Condanna dall’Odg Sicilia. Intervenuto il Prefetto
“Un giornalismo becero e infame che demonizza i giusti e santifica i cattivi”: è quanto scrivono gli “Anonimi Ribelli”, firmatari di un volantino che la sera del 12 marzo 2016 è stato trovato affisso nei pressi del Municipio di Messina. Due copie di un secondo volantino, firmato “mine vaganti da rieducare”, che scredita il lavoro dei giornalisti, sono state invece trovate, la mattina del 13 marzo 2016, affisse a una fermata del tram e nei pressi della casa di Giuseppe Bevacqua, l’operatore della tv locale Tirreno Sat, che il 5 marzo era stato aggredito, insieme al suo collega Alessandro Silipigni. Nel volantino si esprime solidarietà “con gli impulsi ribelli che in un pomeriggio qualunque, in una piazza qualunque, hanno il coraggio poetico di scalciare una telecamera per sabotarne l’obiettivo”, riferendosi proprio a quello spiacevole episodio.
Sono queste le ultime due vicende che testimoniamo il clima di insofferenza che si respira a Messina nei confronti della stampa. Il 12 marzo 2016, l’Ordine dei giornalisti della Sicilia è intervenuto con una nota: “Le intimidazioni non fermeranno chi quotidianamente è impegnato sul fronte dell’informazione. Condanniamo con forza qualsiasi tentativo di bavaglio o di minaccia. Il clima che si è registrato in questi mesi a Messina è stato costantemente monitorato dall’Ordine. Abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni”. L’Ordine esprime solidarietà a Bevacqua e Silipigni e ringrazia, infine, il Prefetto Stefano Trotta che, si legge nel comunicato, è “più volte intervenuto in favore dei colleghi e degli operatori dell’informazione messinesi”. Solidarietà ai giornalisti è stata espressa anche dalla giunta regionale.
L’8 marzo 2016, sempre Bevacqua, aveva trovato sul muro davanti la propria abitazione la scritta “giornalisti infami”.
Il giorno successivo, il Prefetto ha presieduto una riunione tecnica del coordinamento interforze con i responsabili delle Forze di Polizia, alla quale sono stati invitati anche i due operatori tv aggrediti, e ha assicurato la massima attenzione per garantire il sereno esercizio del diritto di cronaca agli operatori dei mezzi di comunicazione.
AV – RDM