Da Messina a Bolzano, passando per Napoli, Firenze, Torino e Perugia: la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti della mafia ha visto una forte partecipazione in ogni Piazza.
Da Messina a Bolzano, passando per Napoli, Firenze, Torino e Perugia: la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti della mafia, ha visto una forte partecipazione di studenti (oltre 100.000), sindaci, istituzioni, parenti delle vittime, gente comune, in tutto più di 350 mila persone.
Alle 11 in mille piazze italiane, ma anche in alcune scuole, università, parrocchie e carceri, sono stati letti in contemporanea i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie. Una Giornata, questa, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, che ha visto il proprio epicentro a Messina, con oltre 30mila partecipanti, ma anche 8 mila intervenuti a Reggio Emilia, più di 10 mila a Torino, 40 mila a Napoli, 15 mila ad Aversa. E poi iniziative a Firenze, Imperia, Fano, Roma, Sestu (Ca), Chieti, Imperia, Potenza, Foggia e Perugia (a cui si riferiscono le foto).
“Abbiamo voluto chiamare questo momento ‘Ponti di memoria e luoghi di impegno’ perché il nostro Paese ha bisogno di ponti che allargano le coscienze e traghettano le speranze” – ha detto il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, da Messina – servono un’accelerazione dei tempi e un chiarimento netto sulle priorità che Parlamento e Governo devono darsi”. “Ciascuna di queste vittime ha seminato dolore, ma soprattutto speranza e siamo qui a raccoglierla – ha affermato la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi, volata a Messina per partecipare alla Giornata -; la mafia ha cambiato strategia, uccide meno ma è più capace di penetrare dissimulando la sua illegalità dentro il mondo legale”. Presente a Messina anche il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, il quale ha elogiato il lavoro di Libera, che “rappresenta un punto di riferimento per il nostro Paese e per tutte le persone oneste che non vogliono soggiacere alle mafie”.
Il Senato proprio nei giorni scorsi ha approvato l’istituzione, ogni 21 marzo, della Giornata per le vittime della mafia, ma perchè sia formalmente istituita il ddl deve essere approvato anche dalla Camera. “Spero presto il Parlamento completi l’iter di approvazione: lo dobbiamo a tutte le persone
che sono in questo elenco, ai loro familiari, agli amici. Lo dobbiamo a tutti noi”, ha scritto su Fb il presidente del Senato Piero Grasso, mentre il deputato Pd Davide Mattiello ha sollecitato la politica “ad essere all’altezza delle mille piazze” di oggi, evidenziando anche come “il bisogno di verità sul periodo compreso tra il 1989 e il 1994 è il bisogno di un popolo intero”.
La presenza di migliaia di persone in piazza “è il segnale che qualcosa sta cambiando nella mentalità e questo è il primo passo per questa lotta che non finisce mai”, ha sottolineato Cristina Caccia, figlia del procuratore capo di Torino Bruno Caccia ucciso dalla ‘ndrangheta, che insieme alla sorella Paola ha partecipato a Torino alla Giornata.
Per l’occasione a Perugia sono state inaugurate dal sindaco Andrea Romizi le due sale di Palazzo dei Priori ora intitolate ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e all’agente della scorta di quest’ultimo Emanuela Loi. Si tratta di quella ex Giunta e delle commissioni. “Questi due luoghi sono il cuore dell’attività del Comune – ha detto Romizi – due sale importanti che oggi vengono intitolate, a persone che, per il loro impegno e la loro dedizione al Paese sono dei simboli significativi. Con Emanuela Loi vogliamo ricordare tutte quelle persone, uomini e donne, che sono morte per difendere le istituzioni.
Al termine della cerimonia ha preso la parola anche il questore di Perugia Carmelo Gugliotta per ringraziare l’amministrazione per l’iniziativa. “Oggi – ha detto – è una giornata storica per la città, che anche con la manifestazione di Libera ha mandato un messaggio a tutta Italia, il messaggio di una città vitale e dinamica”.