La vicenda è legata a un articolo pubblicato nel luglio 2012 su l’Espresso. Per competenza territoriale il procedimento è stato spostato da Velletri a Roma
Il giornalista Lirio Abbate è stato querelato per diffamazione aggravata dall’ex assessore della Regione Sicilia, Gaetano Armao, per un articolo del 2012. Il cronista, insieme all’ex direttore della testata, Bruno Manfellotto, era già stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Velletri ma, a seguito dell’opposizione presentata dai legali dei due giornalisti, il procedimento è stato spostato a Roma per competenza territoriale.
Abbate era stato denunciato da Armao per un articolo pubblicato su l’Espresso nel luglio del 2012 e intitolato: “Regione Sicilia-Stipendio senza tetto”. Nel testo, il giornalista faceva riferimento ai tagli alla spesa pubblica e scriveva: “per traghettare uno dei suoi assessori al vertice della Serit, che garantisce la riscossione dei tributi, ha cancellato il tetto massimo previsto per gli stipendi fissati a 50 mila euro”. A dirigere la società di riscossione della tasse pare dovesse esserci proprio Armao.
La notizia è stata riportato dal sito d’informazione CronacaSicilia.
Lirio Abbate vive sotto scorta da diverso tempo proprio a causa delle minacce subite per il suo lavoro di cronista. Le ultime, risalgono a gennaio del 2016, quando durante un’udienza del processo Mafia Capitale è stato vittima di insulti da parte del difensore di Massimo Carminati.
RDM