Dopo essere stato definito infame dal Presidente del Consiglio comunale, Giovanni del Giaccio lo aveva denunciato per diffamazione Il 1 marzo 2016, il Pubblico Ministero di Velletri ha chiesto al Giudice di Pace l’archiviazione del procedimento avviato dal giornalista Giovanni del Giaccio nei confronti del presidente del Consiglio Comunale di Anzio, Sergio Borrelli, che lo aveva definito “infame” durante la seduta del 5 novembre 2015. Per il Pm non emergono estremi di reato. “Le espressioni usate nell’intervento asseritamente diffamatorio – si legge nella richiesta del Pm – non appaiono rivolte direttamente in nessun modo all’odierna persona offesa”.
Del Giaccio aveva presentato denuncia per diffamazione contro Borrelli il 13 gennaio 2016.
Il presidente del Consiglio comunale si era irritato per la pubblicazione di un post sul blog del cronista, nel quale Del Giaccio aveva rivelato che 15 consiglieri comunali erano morosi nei confronti del Comune, per il mancato pagamento di alcune contravvenzioni e dell’imposta sui rifiuti, e aveva definito “sgarrupato” il Consiglio comunale di Anzio. Borrelli, nel suo intervento al microfono (min. 35), aveva commentato questa frase paragonando il comportamento del giornalista a quello di un “infame”. “Ho cercato su un vecchio dizionario la parola sgarrupato ma non l’ho trovata. Infame invece c’era già, infame c’era”, aveva detto.
RDM