Andreste ad una cena sapendo che al vostro tavolo siederà Verdini? Sulla risposta a questa domanda si divide l’ex elettorato del PD. Quello che coltiva il dignitoso sentimento della vergogna e non vuole avere più nulla a che fare con chi ha condanne per corruzione e pesanti carichi pendenti e quello degli “RR” (realisti renziani), che accettano voti di fiducia anche maleodoranti, purché il capo vada avanti.
Ora anche chi difendeva Renzi, perché nessuna condanna era intervenuta su Verdini, ha meno argomenti. Ma conserva la stessa indifferenza alla legalità che contraddistingue la spregiudicatezza in politica, la vera virtù del carismatico. Poi ci sarà il candeggio della prescrizione e tutto tornerà come prima. A meno che, molti elettori del PD non dicano basta. Mandando un segnale forte alle prossime amministrative e non andando al mare ma a votare al referendum sulle trivelle del 17 Aprile.
C’è una nausea che cresce e sta riempiendo il vaso. Poi c’è la goccia che lo fa traboccare. E l’orlo è vicino.
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