Il 9 marzo 2016 al Teatro Ghione di Roma si sono svolti i funerali di Aldo Ralli, nato a Pisa nel 1935 al secolo Aldo Matarazzi Ralli, organizzati dalla moglie Viviana Girani brava sceneggiatrice, come l’ultimo spettacolo d’addio per amici, parenti e colleghi di lavoro. Aldo era un bravo professionista che sapeva recitare, cantare, ballare; aveva cominciato nel 1954 come ballerino e professionalmente era cresciuto alla scuola dell’Avanspettacolo, in quei luoghi dello spettacolo, dove il pubblico quando un attore entrava in palcoscenico veniva apostrofato con : “ facce ride”.
Il funerale quindi come uno spettacolo, religioso e di ricordo dell’attore; è iniziato, con una preghiera buddista, e proseguito con ricordi dei colleghi e filmati che raccontavano la sua lunga vita professionale.
Il teatro Ghione era pieno, una cerimonia, bella, emozionante che ha raccontato ai molti colleghi presenti oltre la bravura del professionista, l’amore di due persone che hanno vissuto insieme per alcuni decenni e al momento dell’ultimo saluto a stento era contenuta l’emozione della moglie Viviana che ha coordinato lo svolgimento del funerale.
Un grande dello spettacolo che aveva lavorato con i grandi, facendo da spalla ad attori come Totò, Macario, Walter Chiari, Paolo Villaggio Lino Banfi ecc… solo per citarne alcuni. Aldo ha partecipato a circa 30 film, molti dei quali all’epoca erano considerati di serie B, ed oggi sono considerati “cult” ed oggetto di studio, di un modello culturale italiano di quel preciso periodo della nostra storia.
Nel 2013 ha partecipato al film il “Divo” e successivamente a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino che ha vinto L’OSCAR, e nel 2015 a “Yout – la giovinezza”, ancora scritto e diretto da Polo Sorrentino.
Ha lavorato in televisione in spettacoli d’intrattenimento e in serie televisive, un attore a tutto tondo, un professionista che a stento oggi riusciamo a vederne nelle giovani generazioni.
Il suo vero amore rimane il teatro con la Rivista e l’avanspettacolo, lavorando con maestri come Beniamino Maggio, Erminio Macario, Carlo Dapporto ecc…, ma affrontando anche testi classici e contemporanei. Nella stagione 2011/12 al teatro Ghione di Roma ha partecipato al lavoro del “Barbiere di Siviglia” riscritto in chiave comica da Toni Fornari.
“Aldo Ralli andrebbe protetto come un panda perché appartiene ad una razza in via di estinzione”, così avevano scritto di lui, non so chi, ma condivido molto questa considerazione. La televisione ha modificato il modo di fare la rivista, la “spalla” del comico non é più usata, si preferisce la prestazione individuale, intrattenendo lo spettatore per più di tre ore da soli. Inoltre, non esiste più la grande scuola dei teatri di periferia e di provincia, così come molto bene hanno raccontato nel film “Luci del varietà” Alberto Lattuada e Federico Fellini; quelli erano i luoghi dove si formavano professionisti della categoria dei “Caratteristi” che molto bene ha interpretato Aldo Ralli nella sua vita professionale.
La considerazione finale va alla famiglia e in particolare a Viviana Girani, l’amata moglie, poiché quando una persona così presente ci lascia, difficilmente è colmabile il vuoto, l’assenza della sua presenza. Le persone dello spettacolo, ottimi professionisti come Aldo Ralli, hanno l’opportunità di aver lasciato una traccia indelebile della loro presenza, tra di noi e nel millennio della comunicazione delle immagini in movimento avremo sempre la sensazione della loro presenza costante e della loro professionalità.