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“Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia”

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Si è inaugurata il 19 marzo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia  la mostra “Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia”, celebrativa del  quinto centenario della morte di questo editore che rivoluzionò l’arte libraria, grazie all’invenzione del corsivo e al formato tascabile  delle sue edizioni . I curatori,  Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Giulio Manieri Elia non si limitano ad esporre i capolavori dell’arte libraria, le più che celebri “aldine”,  ma ricostruiscono anche il clima culturale  che, grazie alle sue edizioni,  fece di Venezia il tramite tra la cultura europea e la civiltà dell’Oriente. Inoltre testimoniano la diffusione di una nuova cultura visiva, quella rinascimentale, appunto.

Per quanto riguarda il primo aspetto, il culmine è rappresentato dalla “Hypnerotomachia “ del 1499, una vera summa del pensiero greco e latino e della grande tradizione trecentesca italiana del Petrarca e del Boccaccio. Impreziosita dalle xilografie di Benedetto Bordon.
Per il versante culturale  il confronto avviene tra Aldo ed Erasmo da Rotterdam, che fu anche per un anno  ospite di Manuzio a Venezia, due figure fondamentali per la diffusione dell’Umanesimo in  Europa.

Infine c’è l’aspetto iconografico, ovvero le ricadute che il  nuovo  pensiero  determinò nel settore artistico. A cominciare da una nuova concezione del paesaggio che trova nella “Tempesta” di Giorgione la sua espressione più alta.

Insieme alla riscoperta dei miti greci, come quello di  Endimione, il bellissimo giovane di cui si innamorò la dea  Selene, che ottenne  per lui l’immortalità,  ma non l’eterna giovinezza , esemplificato nello splendido tondo di Cima da Conegliano, proveniente dalla Galleria Estense di Parma. Senza dimenticare il riscontro che le nuove teorie ebbero sul rinnovamento dell’architettura: Palladio e le lezioni di geometria di Luca Pacioli, ritratto da Jacopo de’ Barberi.

Come sintesi finale quattro splendidi ritratti di due nobildonne, autori Palma il Vecchio e Lorenzo Lotto e di due nobiluomini , autori Tiziano e il Parmigianino , che esibiscono, orgogliosi il loro tascabile. Di formato sicuramente agevole ma, per il costo, accessibile solo ad una ristretta élite.

Fino al 19 giugno


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