Dopo aver coperto le statue per non disturbare l’ospite iraniano, c’è la Rai che sposta l’inchiesta di Iacona sull’educazione sessuale per non urtare il tele-pudore nazionale. Insomma, il sesso – marmoreo o divulgativo – crea imbarazzo, misurato dalla distanza tra ciò di cui si può discutere in privato e ciò che si può mostrare in pubblico.
L’ipocrisia viene trattata come un patrimonio identitario da preservare. L’eccesso di pudore non ha un responsabile, perché tutti ne siamo responsabili, con il nostro silenzio assenso. Passerà un’altra settimana e non se ne parlerà più. Le statue torneranno a fare il loro innocuo nudismo nelle gallerie. E noi, il nostro tossico perbenismo nelle vie.
Celebrando il rito collettivo di massima contraffazione: il conformismo.
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