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Karima, Asra, Mostafa. Scomparsi nel nulla in Egitto. Come Giulio Regeni

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Karima. Asra. Mostafa. Tre nomi. Tre volti. Tre storie di giovani scomparsi. “Scomparsi forzati” li chiamano in Egitto. Sono ragazzi prelevati dalle strade, dalle università, dalle loro case da agenti e militari. Senza un motivo. Proprio come Giulio, Giulio Regeni. Ma in decine di altri casi, non si sa che fine abbiano fatto questi giovani.

Karima è una studentessa. Porta un velo colorato sul capo. E’ sparita mentre andava a rinnovare il suo documento di identità. La sua colpa – forse – quella di avere un’amica attivista.
Asra ha solo 14 anni, gli occhiali e un bel sorriso. E’ stato prelevato nel cuore della notte da casa sua, da agenti di polizia, come se fosse un pericoloso terrorista. Ma è solo un ragazzino spaventato. Da più di un mese sua madre, disperata, lo cerca.
Mostafa (nella foto) è un grafico. Una sera sparisce da un bar del Cairo mentre è con i suoi amici. Da un anno e mezzo i suoi genitori non sanno che fine abbia fatto. Nonostante le decine di appelli. Nonostante le parole “Mostafa fein” – dove è Mostafa – rimbalzino ogni giorno su twitter.

Chi l’ha visto non vuole dimenticare questi tre giovani e le decine di giovani che – come loro – sono svaniti nel nulla. Spariti dalle loro case, dalle loro famiglie, dalle loro vite.

Si legge sul sito della nostra trasmissione: “l’assassinio di Giulio Regeni al Cairo ha aperto uno squarcio sul fenomeno dei giovani scomparsi nel nulla in Egitto. “Sono giovani che come Giulio vogliono il futuro” ha detto una madre egiziana che ha portato fiori per lui all’Ambasciata d’Italia. Amnesty Intenational, Human Rights Watch e le ONG locali hanno denunciato centinaia di casi di sparizioni in cui le vittime hanno subìto torture, numerose delle quali sono morte. In nome di Giulio Regeni “Chi l’ha visto?” vuole dare maggiore visibilità internazionale a queste vicende, mettendo a disposizione dei familiari di chi è scomparso in questo modo in Egitto la propria esperienza e nuovi canali di denuncia”.

Non li dimentichiamo!

 

 


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