A conclusione del Seminario “Conoscere e spiegare le guerre dei nostri giorni” (Zugliano, 20 febbraio) è stato presentato un appello ai cittadini, agli educatori e a tutti i responsabili della politica. “Ogni giorno una strage. Non possiamo continuare a fare come se nulla fosse. Il tempo di reagire è ora!” ( Ascolta l’appello “Il tempo di reagire è ora!” )
Aderisci anche tu! Aiutaci ad aprire un grande dialogo sulla guerra e sulla violenza, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime. Organizziamo assieme una grande Marcia della Pace e della Fraternità. Il 9 ottobre 2016. Da Perugia ad Assisi.
Appello Il tempo di reagire è ora!
Ogni giorno veniamo a sapere di una nuova orribile strage di innocenti, di uomini trucidati, di bambini affogati, di ospedali e scuole bombardate, di stupri, lapidazioni, decapitazioni, torture, sofferenze disumane. Una serie infinita d’immagini strazianti scorre davanti ai nostri occhi lasciandoci storditi, angosciati, impauriti.
Tutti ci rendiamo conto che qualcosa di brutto sta accadendo ma poi continuiamo a fare come se nulla fosse. Qualche immagine ci commuove più delle altre ma non riusciamo più a piangere. Siamo consapevoli ma sfiduciati, rassegnati, paralizzati. Eppure non possiamo continuare a vivere spensieratamente. La guerra e la violenza dilagano e ci piombano addosso all’improvviso senza darci nemmeno il tempo di fiatare e reagire.
Il tempo di reagire è ora!
Dobbiamo reagire non solo perché l’onda montante della violenza e della guerra è alle nostre porte. Non solo perché fingere di non vedere è terribilmente pericoloso e irresponsabile. Non solo perché siamo già coinvolti in tante, troppe guerre e traffici di armi.
Dobbiamo reagire perché la storia ci insegna che i conflitti alimentano spirali incontrollabili che ci riguardano tutti. Perché ci sentiamo parte della stessa famiglia umana e non possiamo permetterci più di vivere da egoisti e indifferenti. Perché vogliamo salvare la nostra umanità e realizzare il diritto di vivere in pace. Perché ci sentiamo responsabili gli uni degli altri e vogliamo cercare di proteggere chiunque sia vittima o minacciato di abuso o di violenza dovunque accada.
Per quanto complicata sia la situazione, per quanto piccoli siano gli strumenti a nostra disposizione ci rifiutiamo di arrenderci a questa realtà. Non possiamo e non vogliamo considerare questo mondo irreparabile.
Per questo, mentre lavoriamo per organizzare il prossimo 9 ottobre una nuova grande Marcia della Pace e della Fraternità da Perugia ad Assisi, mentre ci impegniamo a costruire percorsi di pace, vogliamo aprire un grande dialogo sulla guerra e sulla violenza, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime. Abbiamo il dovere e la responsabilità di agire, insieme, con concretezza.
E’ già stato consumato troppo tempo. Alla spirale dell’orrore dobbiamo opporre non solo parole, ma impegni fattivi. Unisciti a noi. Scriviamo assieme una pagina nuova nella storia.