“Supereroe, questa è la storia di Dinko supereroe.” Non è necessario parlare il bulgaro per capire le due parole chiave con cui il conduttore del “blocco informativo mattutino” di bTV, il canale più seguito della tv bulgara, lancia da studio un reportage che definisce appassionante.
Le prime immagini sono girate con un cellulare. “Sei un terrorista?” Chiede una voce fuori campo, ma è più una affermazione che una domanda. “Sembri proprio un terrorista” conferma la voce. Il telefono inquadra due rifugiati in mezzo alle montagne sul confine tra Turchia e Bulgaria. I due sono increduli, ma è tutto vero. Sono siriani e afghani e hanno appena passato il confine tra Turchia e Bulgaria. Sono finiti nella mani di Dinko, un nazista che a bordo di un quad da la caccia ai rifugiati.
Il giornalista dice: “Dinko combina la guida estrema di quad con la caccia ai rifugiati” e nel giro di qualche mese ha catturato “almeno venti persone a mani nude”. L’apologia del “cacciatore di rifugiati” va in onda di primo mattino.
Questa storia incredibile la racconta Francesco Martino sul sito dell’Osservatorio Balcani e Caucaso e fa il paio con quella della cameraman ungherese che solo sei mesi fa aveva fatto inorridire il mondo con lo sgambetto al rifugiato in fuga con il figlio in braccio.
Ma adesso btv va decisamente oltre. Intervista quest’uomo che si vanta di dare la caccia ai rifugiati, dice di averli presi a pugni per farli sdraiare a terra. Dice che se ne sparissero nel nulla venti o trenta, non ne arriverebbero altri.
L’orrore senza limiti, che viene normalizzato dalla tv e mandato in onda con un sorriso compiacente.
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