[Traduzione a cura di Luciana Buttini dall’articolo originale di Amira Al Hussaini pubblicato su GlobalVoices Advox]
L’Arabia Saudita ha revocato l’esecuzione capitale a cui era stato condannato il poeta di origine palestinese Ashraf Fayadh in seguito alle accuse di apostasia e altri reati legati alla blasfemia, che Fayadh nega di aver commesso, riducendo la condanna a otto anni di prigione e ottocento frustate, così come è stato annunciato su Twitter dal suo avvocato.
In un tweet accompagnato da un comunicato stampa in arabo, il suo difensore Abdulrahman Al-Lahim ha dichiarato infatti che la Corte ha revocato la condanna a morte del poeta sostituendola con una pena detentiva e ottocento frustate pubbliche, con una media di cinquanta frustate alla settimana, così da costringere Fayadh a dichiarare… Continua su vociglobali