Si è svolta il 24 febbraio 2016 a Roma l’assemblea statutaria dell’Associazione Articolo 21, che da 14 anni riunisce giornalisti, operatori della comunicazione e della cultura, giuristi e artisti in difesa dell’articolo 21 della Costituzione per la libertà di informare e di essere informati.
Giuseppe Giulietti, neo presidente della Federazione Nazionale della Stampa, ha lasciato l’incarico di portavoce dell’associazione, alla quale da oltre un anno mancava anche il presidente, dopo la scomparsa di Federico Orlando.
Alla presidenza è stata eletta Barbara Scaramucci, giornalista e scrittrice ora in pensione, già direttore della Testata Giornalistica Regionale e delle Teche Rai. Come segretario è stato confermato Tommaso Fulfaro. Il ruolo di portavoce viene ricoperto dalla giornalista Elisa Marincola affiancata da Marina De Ghantuz Cubbe. Confermato anche il direttore del sito www.articolo21.org Stefano Corradino.
Eletti anche i garanti dell’associazione: Giuliano Montaldo, Sergio Lepri e Vincenzo Vita.
All’Ufficio di Presidenza oltre ai sovracitati si aggiungono anche Paola Venanzi, Antonella Napoli, Anna Cerofolini, Stefania Battistini, Angelo Giacobelli. Caloroso e commosso il ringraziamento dell’assemblea a Giulietti e il ricordo di Federico Orlando, e unanime la scelta delle nuove cariche, che si sono impegnate a portare avanti e a potenziare i progetti del grande patrimonio di Articolo 21.
Presenti, tra gli altri, il segretario della FNSI Raffaele Lorusso, il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, il presidente dell’UCSI Andrea Melodia, della Tavola della Pace Flavio Lotti, Fulvio Fammoni presidente della Fondazione Di Vittorio (con cui è stato concordato un costante rapporto di collaborazione) il direttore di Rainews24 Antonio Di Bella, della TGR Vincenzo Morgante, Roberto Natale, Carlo Verna, Vincenzo Vita e Giuliano Montaldo che ha annunciato l’utilizzo di un testo e della musica del suo film “Sacco e Vanzetti” per la campagna internazionale di Amnesty contro la pena di morte.
Sono stati illustrati progetti in particolare sul versante della difesa dei diritti dei meno tutelati e dei più deboli, “illuminando” anche le realtà più dimenticate, un sempre più forte impegno al fianco del giornalisti minacciati, la volontà di mettere il proprio patrimoniale professionale e culturale al servizio dei giovani anche attraverso la formazione, potenziando i rapporti con le associazioni europee dell’informazione e della cultura.
“L’esperienza dei tanti anni di professione mi ha insegnato alcune cose fondamentali”, ha dichiarato Barbara Scaramucci: “ il valore prioritario è tenere la schiena dritta, rispondere a chi ci legge, ci ascolta, ci vede e mai ad alcun tipo di potere, partitico e non, non giocare mai in modo individuale ma formare sempre una squadra, tessere una tela di rapporti forti, di contenuto, con tutto il mondo della comunicazione e della cultura che abbia a cuore questi valori, in Italia e in Europa, formare giovani generazioni di operatori dell’informazione e fare il possibile perché possano mettersi alla prova”.
Il lavoro comincia oggi con la manifestazione per Giulio Regeni davanti all’ambasciata egiziana a Roma e la partecipazione alla presentazione del Rapporto Darfour 2016 al Senato.