ROMA – Con un voto unanime il IX Municipio di Roma Capitale ha detto di no al progetto del mega biodigestore al chilometro 21 della Via Laurentina, nel cuore dell’agroromano. Un progetto che stava passando in sordina.
E’ stato proprio qualche giorno fa il Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Lepidini a denunciare questo scempio e accendere i riflettori su quest’area che rischia di essere irrimediabilmente compromessa.
Oggi al consiglio municipale è stata approvata una mozione condivisa da tutte le forze politiche, frutto di un lavoro comune contro il biodigestore dalla Pontina ambiente Srl che di fatto prevedeva la lavorazione di 240mila tonnellate l’anno dell’umido proveniente da tutta la capitale.
“In realtà, – afferma Lepidini – la vicenda, con il palese tentativo di “tenerla in sordina”, ha dell’aberrante perché in macroscopico conflitto con il vincolo dell’Agro Romano meridionale nel cui ambito ricade l’area di intervento e dove è impensabile realizzare capannoni di 40 mila mq. Inoltre, l’area, nella sua parte meridionale (ingresso compreso),è all’interno della riserva di Decima malafede e inoltre siamo in presenza di acque pubbliche sottoposte a vincolo”.
“Domani – avverte Lepidini – la Commissione Ambiente perfezionerà le osservazioni tecniche da trasmettere all’ufficio regionale VIA per aggiungere un ulteriore tassello che va a sommarsi alla richiesta di inchiesta pubblica e a quella di partecipazione al procedimento, qualora esso abbia poi corso, vista la nostra richiesta di valutare il rigetto della proposta prima della convocazione della conferenza di servizi. Dobbiamo “presidiare” in ogni modo questa vicenda perché considerato il proponente, non potremo permetterci neppure per un istante di abbassare la guardia, anzi”.