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La Dichiarazione di Senigallia

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L’educazione alla cittadinanza responsabile di fronte alle sfide globali: approvata il 9 gennaio 2016 a conclusione del Corso “Global Threats/Glocal Education”.

Guerre, terrorismo, disoccupazione, stragi di migranti, cambiamenti climatici: in che modo possiamo affrontare queste grandi sfide? Come aiutiamo i nostri giovani a capire e risolvere questi problemi?

A conclusione del Corso di formazione e ricerca “Global Threats/Glocal Education – L’educazione alla cittadinanza responsabile di fronte alle sfide globali” con la partecipazione di oltre 250 insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori locali e operatori sociali di 100 città italiane è stata approvata la “Dichiarazione di Senigallia” che segue:

L’educazione alla cittadinanza responsabile

di fronte alle sfide globali 

DICHIARAZIONE DI SENIGALLIA

Oggi la vita e la sicurezza degli esseri umani sul pianeta è minacciata da fenomeni globali incontrollati, determinati da una parte dalla esponenziale crescita demografica degli ultimi decenni e dall’altra dall’affermarsi di un modello antropologico ed economico basato sull’affermazione violenta dell’individuo e sullo sfruttamento insostenibile e disuguale delle risorse.

Il sistema che abbiamo tutti contribuito a creare non mette al centro il benessere dell’uomo e del pianeta ma le logiche di potenza e di competizione che vedono nell’altro non il fine ma il mezzo per il soddisfacimento di desideri crescenti, destinati a rimanere insoddisfatti per la maggior parte degli esseri umani.

La globalizzazione, l’interdipendenza, la frammentazione, la rapidità degli eventi dalle conseguenze imprevedibili, il terrorismo e i conflitti che stanno ridisegnando il quadro geopolitico del medio oriente, rendono inefficaci i tradizionali strumenti di lettura e di governo dei fenomeni.

La scuola si trova dunque in una doppia crisi, che rispecchia quella dell’intera società:

  • in primo luogo deve gestire le conseguenze del disordine globale direttamente in classe (lo svantaggio socio-economico e culturale, la violenza fisica e psicologica subita dagli alunni; l’emergere di istinti identitari violenti, xenofobi, razzisti);
  • in secondo luogo sembra non avere strumenti per trattare dal punto di vista educativo e didattico queste tematiche, restando confinata nella ripetizione di modelli basati sulla separazione delle discipline e dei ‘programmi’.

Nella consapevolezza che non esistono soluzioni facili per affrontare questi fenomeni, i partecipanti al Corso di formazione e ricerca di Senigallia “Global Threats/Glocal Education – L’educazione alla cittadinanza responsabile di fronte alle sfide globali” concordano su alcune linee su cui riflettere e costruire percorsi concreti di lavoro:

  • la scuola non può non occuparsi di guerre, pace, diritti umani, convivenza civile, benessere delle persone e dei cittadini; non può non fornire agli alunni le competenze necessarie a conoscere, interpretare e affrontare questi fenomeni nella loro vita quotidiana;
  • il punto di partenza non può che essere la riflessione individuale e la pratica di vita degli educatori, che devono percorrere loro stessi la loro strada per la pace nel contesto in cui vivono, in termini di stili di vita e di consumo, di coscienza ecologica, di rapporto con l’altro, di gestione e soluzione nonviolenta dei conflitti;
  • la pace si costruisce con l’esercizio e la pratica della pace: le comunità scolastiche devono esercitarsi a realizzare al loro interno quei principi che intendono affermare, in termini di accoglienza, giustizia, solidarietà, rispetto dei diritti umani e dei doveri;
  • posizioni genericamente pacifiste, ireniste, ‘buoniste’ che non tengano conto della complessità del reale non servono: essenziale nell’attività didattica è lo studio approfondito e scientifico dei fenomeni storici e geopolitici, senza cedere alle strumentalizzazioni ideologiche. Occorre ritrovare le parole corrette per descrivere i fenomeni, al di là delle narrazioni mediatiche;
  • per questo sono necessari la formazione e lo scambio costante tra persone con competenze diverse (scuola, università, centri di ricerca e studio, amministratori locali, politici, associazioni)
  • singoli insegnanti e scuole non possono rimanere da soli ad affrontare questi temi, ma devono lavorare insieme in rete coinvolgendo le famiglie, l’associazionismo e gli enti locali, costruendo dei laboratori di pace territoriali che rendano visibile e concreto il loro impegno.

Per questo i partecipanti al Corso di Senigallia:

  1. si impegnano a:
  • proseguire il cammino di formazione alla cittadinanza glocale impostato a Senigallia con tappe territoriali e nazionali;
  • fare delle scuole, città, associazioni e istituzioni dei veri e propri laboratori concreti di pace, di dialogo e fraternità;
  • a condividere le esperienze e i percorsi di ricerca nel Meeting delle Scuole di Pace che si terrà ad Assisi il 15 e 16 aprile 2016 e ad elaborare le nuove linee guida per l’educazione alla cittadinanza glocale;
  • a organizzare, assieme a tutte le donne e uomini, alle associazioni e alle istituzioni che lo vorranno, la prossima Marcia PerugiAssisi del 9 ottobre 2016 per la pace e la fraternità contro la globalizzazione dell’indifferenza;
  1. fanno appello a tutti gli insegnanti e dirigenti scolastici affinché si uniscano a questo percorso di studio, formazione e ricerca sperimentando itinerari didattici che formino progressivamente lo sfondo integratore di tutta la loro azione educativa;
  2. invitano tutte le scuole italiane a diventare Scuole di pace e ad aderire alla rete nazionale;
  3. chiedono alle Istituzioni locali, nazionali, europee e internazionali e alle loro organizzazioni di predisporre adeguate politiche di formazione ed educazione alla cittadinanza glocale con programmi e risorse tesi a sostenere ed estendere i percorsi territoriali che vedano il protagonismo dei giovani, delle scuole, delle istituzioni e delle comunità locali.

Senigallia, 9 gennaio 2016

Il Corso, diretto da Flavio Lotti, Aluisi Tosolini e Daniele Sordoni, è stato organizzato da: Tavola della pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, Rete nazionale delle scuole per la pace e i diritti umani, Rivista “San Francesco Patrono d’Italia”, Comune di Senigallia, Anci Marche, Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, Assemblea Legislativa delle Marche, Assessorato all’Istruzione Regione Marche, ITCG “E.F. Corinaldesi” di Senigallia.

Per info: M 335.6590356 – email: segreteria@perlapace.itwww.perlapace.itwww.lamiascuolaperlapace.it

Da perlapace


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