Il prossimo attentato dell’Is?

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Non era il caso di aspettare fino ad oggi ma, a quanto pare, c’è una certa distrazione tra i governanti occidentali ed europei – nessuno escluso – e soltanto ora il quotidiano più diffuso nel nostro Paese che resta -malgrado tutto – La Republica -ora affidato a un uomo degli Agnelli quale è Mario Calabresi, a lungo direttore del quotidiano torinese La Stampa- ne dà notizia con un certo, comprensibile allarme nella sezione internazionale dando notizia che l’Europol, l’agenzia delle forze dell’ordine europea che ha sede all’Aja ed ha come missione quella della lotta al crimine in tutti gli Stati dell’Unione Europea (operativa dalla fine del ventesimo secolo, precisamente dal 1 luglio  1999) ha dato con poche parole presaghe di quel che sta per succedere. “Ci sono tutte le ragioni-ha dichiarato il portavoce della Europol-per aspettarsi che l’IS(o ISIS che dir si voglia) o un altro gruppo ispirato da motivi religiosi, possa con durre  di nuovo un attacco in Europa e in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile”.

Il direttore dell’Europol,  Rob Wainwright  è stato più preciso, specificando: “Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala.”  Il presidente francese Hollande che è in visita a Nuova Dehli  ha detto:” Non ci lasceremo mai impressionare e ha sottolineato “la sua determinazione a colpire e a colpire ancora questa organizzazione che ci minaccia e uccide i nostri figli. Il problema della sicurezza dagli attentati  sarà al centro dell’incontro di Hollande con il primo ministro indiano Narendra Modi  che lo ha in vitato anche per dargli un segnale di solidarietà dopo i sanguinosi attentati del 13 novembre scorso a Parigi. Il governo inglese di Cameron è, al contrario, convinto che  l’organizzazione jiadista sia in difficoltà di fronte alle operazioni militari della coalizione internazionale delle Nazioni Unite, guidata dagli Stati Uniti. Il video diffuso ieri dall’ISIS  presenta i nove autori degli attentati a Parigi.

Non viene citato Salah Abdeslam    il decimo uomo che è ancora in fuga. Otto membri di quel commando sono stati identificati dagli inquirenti mentre non hanno nome i due kamikaze dello Stade de France che avevano con sé passaporti siriani falsi. In arabo o in francese nel video gli attentatori affermano che “il loro messaggio è rivolto a tutti i paesi che partecipano alla coalizione  antijiadista  guidata dagli Stati Uniti. ed operativa in Siria e in Iraq. Il video mostra una fotografia del primo ministro inglese Cameron e minaccia:” Chi si trova nelle file dei kufr(infedeli) sarà un obbiettivo per le nostre spade.” A questo punto sembra che non ci sia altro che attendere la nuova azione dei terroristi che si preparano al prossimo attentato nella vecchia Europa.


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